Casa Barnekow a cura di Chiara Carla Napoletano

Casa Barnekow

Casa Barnekow – Anagni Casa Barnekow È una dimora storica situata nel centro di Anagni. Presenta uno stile unico di architettura medievale; fu costruita sotto il pontificato del Papa anagnino Gregorio IX, ma il nome ricorda un nobile barone e alchimista svedese, chiamato appunto Barnekow Alberto, che nella seconda metà dell’Ottocento, nel 1860, dopo aver sposato una sua modella di origine anagnina, l’acquistò e ne decorò la facciata con affreschi e lapidi di argomento religioso ed esoterico scritte in diverse lingue, dopo essersi convertito al Cattolicesimo. La facciata fu nominata dal barone stesso “Tribuna Albertina” e per la realizzazione della stessa ci vollero 25 anni. Oggi le illustrazioni, le iscrizioni e i significati alchemici sono spiegati dettagliatamente all’interno della casa insieme alla storia e al vissuto del barone. Per questo motivo lo stile di questa dimora appare subito particolare e unico al primo colpo d’occhio. Prima del barone, la dimora ha conosciuto diversi proprietari appartenenti a varie famiglie nobili di Anagni: i Tomasi, i Ciprani e i Gigli, per questo motivo un altro nome con il quale è identificata la dimora è proprio “Casa Gigli”, come la presentò lo storico medievalista tedesco Ferdinand Gregorovius nel suo scritto “In giro per L’Italia”, dove lo scrittore racconta e descrive le città che ha visitato nei suoi viaggi, tra cui Anagni, definita una delle più belle terrazze d’Europa. Dopo di lui hanno parlato della dimora anche lo storico R. Ambrosi De Magistris nella sua “Storia di Anagni” del 1889 e P. Zappasodi in “Anagni attraverso i secoli” del 1907. Recentissima è poi la pubblicazione dell’archeologo G. Viti “Casa Barnekow, tribuna di un alchimista”. La dimora appartenne anche al noto artista anagnino Tommaso Gismondi che ne fece un’area espositiva delle sue opere e ne curò un parziale restauro. L’esterno è molto pittoresco con una scalinata …

Cheesecake ai lamponi della Pastry chef di Ciociaria&Cucina

Cheesecake ai lamponi

Cheesecake ai Lamponi
La Cheesecake ai lamponi è un capolavoro della pasticceria che combina la cremosità del formaggio con l’acidità vivace dei lamponi, offrendo un’esperienza gustativa unica e raffinata.

La base croccante di biscotti tritati e burro fuso supporta una crema morbida e vellutata, preparata con formaggio spalmabile, panna fresca e yogurt greco. La dolcezza della crema viene bilanciata da un coulis di lamponi freschi, che aggiunge una nota acidula e frizzante, rendendo ogni morso sorprendentemente fresco.

La preparazione di questa cheesecake, sebbene meticolosa, è un viaggio sensoriale che culmina in un dessert non solo delizioso ma anche esteticamente invitante. Perfetta per concludere una cena elegante o per rinfrescare una calda giornata primaverile, questa cheesecake celebra la creatività culinaria.

Ogni componente della Cheesecake ai lamponi è pensato per esaltare gli altri, dal profumo delicato della vaniglia al retrogusto sottile del limone, rendendo questo dolce un esempio sublime di armonia tra i contrasti.

Cheesecake ai lamponi della Pastry chef di Ciociaria&Cucina

Cheesecake ai lamponi

Cheesecake ai Lamponi
La Cheesecake ai lamponi è un capolavoro della pasticceria che combina la cremosità del formaggio con l’acidità vivace dei lamponi, offrendo un’esperienza gustativa unica e raffinata.

La base croccante di biscotti tritati e burro fuso supporta una crema morbida e vellutata, preparata con formaggio spalmabile, panna fresca e yogurt greco. La dolcezza della crema viene bilanciata da un coulis di lamponi freschi, che aggiunge una nota acidula e frizzante, rendendo ogni morso sorprendentemente fresco.

La preparazione di questa cheesecake, sebbene meticolosa, è un viaggio sensoriale che culmina in un dessert non solo delizioso ma anche esteticamente invitante. Perfetta per concludere una cena elegante o per rinfrescare una calda giornata primaverile, questa cheesecake celebra la creatività culinaria.

Ogni componente della Cheesecake ai lamponi è pensato per esaltare gli altri, dal profumo delicato della vaniglia al retrogusto sottile del limone, rendendo questo dolce un esempio sublime di armonia tra i contrasti.

Cibo di stagione - Maggio

Il cibo di stagione a maggio

Il cibo di stagione a maggio Benvenuto maggio: un mese di abbraccio tra natura e tavola Maggio ci accoglie con il risveglio della natura e l’esplosione dei suoi colori e sapori, segnando un momento di trasformazione tanto nei paesaggi che nei nostri piatti. Questo mese, simbolo di rinnovamento, ci invita a riscoprire la ricchezza e la varietà dei prodotti stagionali che le nostre terre offrono generosamente. Dall’asparago verde e vigoroso ai succosi frutti di bosco, ogni ingrediente racconta la storia di un legame indissolubile tra la cucina e l’ambiente che ci circonda. Optare per alimenti di stagione non è soltanto una scelta culinaria, ma un vero e proprio atto di rispetto e sostenibilità verso il pianeta e le economie locali. L’abbraccio tra la tavola e la natura in questo mese non è solo un gesto gastronomico, ma una celebrazione della vita stessa. Unisciti a noi in questo viaggio sensoriale attraverso i tesori che maggio ha da offrire, esplorando antichi sapori e scoprendo nuove ricette che esaltano la freschezza e l’autenticità dei prodotti del momento. La verdura di maggio Asparagi – Sfruttati in tutto il loro breve periodo di disponibilità, gli asparagi sono protagonisti in piatti come risotti o accanto a uova all’occhio di bue. Conosciuti per la loro versatilità, si prestano a una varietà di metodi di cottura. Agretti – Con il loro gusto acidulo, gli agretti sono perfetti cotti a vapore, semplicemente conditi con olio extravergine di oliva, o come base per piatti più complessi come la tartare di manzo. Barbabietole – Le loro note dolci si sposano bene sia in piatti salati come risotti al gorgonzola sia in preparazioni come creme e purè. Broccoli, Cavolfiori e altri Cavoli – Queste verdure crucifere si prestano a infinite preparazioni, dal bollito al gratinato, e sono ricche di vitamine e minerali. …

Come tenere lontani api, vespe e calabroni

Come tenere lontani api, vespe e calabroni

Come tenere lontani api, vespe e calabroni Rimedi naturali ed ecosostenibili Con l’arrivo della bella stagione, l’aumento delle temperature porta con sé anche una maggiore attività di api, vespe e calabroni . Sebbene svolgano ruoli ecologici vitali, la loro presenza vicino alle nostre abitazioni può diventare un problema. Scopriamo come gestire questi insetti in modo naturale e rispettoso dell’ambiente. Distinguere gli insetti Capire la differenza tra le specie è essenziale: Api: generalmente pacifiche, raccolgono nettare per produrre miele. Vespe: possono diventare aggressive se disturbate, attratte da cibi dolci. Calabroni: più grandi delle vespe, sono generalmente meno aggressivi a meno che non si sentano minacciati. Strategie preventive La pulizia degli spazi esterni è fondamentale per ridurre l’attrattiva: Rimozione regolare di rifiuti. Sigillatura dei coperchi dei bidoni. Pulizia delle aree dove si consumano alimenti all’aperto. Utilizzo di piante aromatiche Coltivare piante come menta, lavanda, basilico e timo intorno alla casa crea una barriera naturale contro gli insetti. Queste piante non solo respingono gli insetti ma aggiungono bellezza e aroma al tuo spazio abitativo. Rimedi naturali casalinghi L’aglio e le bucce di cetriolo funzionano bene come repellenti. L’aglio può essere utilizzato in polvere, aggiunto all’acqua di irrigazione delle piante, mentre le bucce di cetriolo possono essere disperse in giardino. Oli essenziali come repellenti Oli di eucalipto, lavanda e citronella possono essere diffusi nell’ambiente domestico o applicati su tessuti per creare un ambiente ospitale per gli umani ma meno per gli insetti. Questi oli possono anche essere utilizzati direttamente sulla pelle o sui peli degli animali domestici per una protezione extra. Misure di barriera fisica L’installazione di zanzariere e la sigillatura di crepe e fessure aiutano a prevenire l’ingresso degli insetti. È importante anche controllare regolarmente le zone potenzialmente adatte alla nidificazione. Quando consultare un professionista Se la presenza di questi insetti diventa eccessiva o difficile da gestire, …

Ovazioni culinarie - le uova nella gastrosofia

Ovazioni culinarie

Ovazioni culinarie Viaggio storico e culturale attraverso le ricette a base di uova L’uovo, un ingrediente fondamentale nella dieta umana sin dall’antichità, vanta una storia ricca e complessa che si intreccia con la cultura, la religione e la gastronomia. La sua versatilità lo rende protagonista di innumerevoli ricette, dal semplice uovo sodo alle più elaborate preparazioni culinarie. Origini e storia antica Il consumo delle uova risale a millenni fa, con evidenze di allevamento di galline per le loro uova in Asia. Questa pratica si diffuse gradualmente in Europa e nel Mediterraneo grazie ai commerci e alle conquiste. Gli antichi Egizi e Romani valorizzavano particolarmente le uova, non solo come fonte di cibo ma anche per significati simbolici legati alla fertilità e alla rinascita. Medioevo e il ruolo delle uova nella cucina monastica Nel Medioevo, le uova assunsero un ruolo importante nei periodi di astinenza da carne imposti dalla Chiesa. I monasteri, centri di innovazione culinaria, svilupparono tecniche raffinate per preparare le uova in modi che soddisfacessero il palato pur rispettando le restrizioni alimentari. Un esempio è dato dalla vivace critica di Bernardo di Chiaravalle, che nel XII secolo rimproverava i monaci di Cluny per la loro eccessiva indulgenza nelle varietà di piatti a base di uova. Rinascimento e l’espansione delle ricette Durante il Rinascimento, le uova divennero centrali nei ricettari europei, che descriveva dettagliatamente diversi metodi per cucinare le uova, rivelando la loro popolarità e versatilità in cucina. Questo periodo vide anche un interesse crescente per le rappresentazioni artistiche del cibo, con le uova frequentemente illustrate nei libri di cucina e nei trattati di salute. Dall’epoca moderna ai giorni nostri Con l’avanzare della tecnologia e la globalizzazione, le tecniche per cucinare le uova si sono ulteriormente diversificate. Oggi, le uova sono un ingrediente indispensabile in molte culture culinarie, impiegate in …

CANNOLO IN FIORE di Cristina Todaro

CANNOLO IN FIORE

Scoprite il “Cannolo in Fiore”, una ricetta che celebra la primavera con la sua fusione di ricotta cremosa e fiori di zucca. Questo piatto non solo incanta per il suo aspetto vivace e colorato, ma delizia il palato con un equilibrio perfetto di sapori tradizionali e tocchi innovativi. Seguiteci nella nostra cucina mentre vi mostriamo come creare questa delizia gastronomica, perfetta per ogni occasione speciale della stagione.

CANNOLO IN FIORE di Cristina Todaro

CANNOLO IN FIORE

Scoprite il “Cannolo in Fiore”, una ricetta che celebra la primavera con la sua fusione di ricotta cremosa e fiori di zucca. Questo piatto non solo incanta per il suo aspetto vivace e colorato, ma delizia il palato con un equilibrio perfetto di sapori tradizionali e tocchi innovativi. Seguiteci nella nostra cucina mentre vi mostriamo come creare questa delizia gastronomica, perfetta per ogni occasione speciale della stagione.

Palazzo Gottifredo - Alatri

Palazzo Gottifredo

Palazzo Gottifredo Dimore storiche della Ciocaria Palazzo Gottifredo, conosciuto anche come “Le case grandi”, si trova ad Alatri ed è una delle più importanti costruzioni civili del Medioevo presenti nel Lazio. Fu fatto erigere da Gottifredo di Raynaldo, ricco feudatario alatrense e dotto diplomatico pontificio, intorno al XIII sec. come residenza personale. La posizione non è affatto casuale, il palazzo è collocato proprio nel centro della confluenza di tre importanti vie della città: Via di San Francesco, Corso Vittorio Emanuele e Corso Cavour. Palazzo Gottifredo è in realtà un vero e proprio complesso monumentale costituito da una parte centrale e da due torri, una sul trivio ed una sul lato opposto alta 20 metri; con grande probabilità la torre d’angolo sul trivio è di epoca romanica ed esisterebbe ancor prima dell’edificazione del complesso centrale che deve essere stato realizzato in un secondo momento ispirandosi al modello tipico della casa-torre medievale con tanto di portico interno. “Sulla facciata sono presenti sia finestre piccole del tipo strombato di taglio difensivo, sia grandi bifore ad arco o architravate. Al pian terreno si trovavano le scuderie ed i servizi, in quello nobile intermedio, scandito da tre grandi archi a tutto sesto, vi erano la sala e gli appartamenti che costituivano l’abitazione del cardinale; infine l’ultimo piano era riservato ad un’aula magna, realizzata in un unico volume, con copertura a tetto sorretta da tre maestosi archi ogivali in pietra, il cui sistema costruttivo, già adottato in varie altre coeve e poco distanti architetture gotiche, assumeva qui particolare importanza per la temerarietà di cui avevano dato prova i suoi edificatori. La pietra calcarea locale utilizzata per la sua costruzione, levigata con estrema cura, dà luogo ad una massa bidimensionale che si sviluppa per filari austeri e semplici linee. Il pieno delle pareti prevale sul vuoto degli ordini di finestre e feritoie, aperte nel corso dei …

Torta soffice alle fragole di Angelica Baldassarra

Torta soffice alle fragole

La Torta soffice alle fragole è l’ideale per trasformare qualsiasi momento in un’occasione speciale, come la Festa della Mamma. Questa ricetta combina ingredienti semplici per creare un dessert elegante e delizioso, perfetto per celebrare insieme ai propri cari. Con la sua texture leggera e il gusto dolce e fragrante delle fragole, questa torta promette di conquistare il cuore e il palato di chi la gusta. Preparala per rendere memorabili le tue celebrazioni o semplicemente per aggiungere un tocco di dolcezza alle tue giornate.

Torta soffice alle fragole di Angelica Baldassarra

Torta soffice alle fragole

La Torta soffice alle fragole è l’ideale per trasformare qualsiasi momento in un’occasione speciale, come la Festa della Mamma. Questa ricetta combina ingredienti semplici per creare un dessert elegante e delizioso, perfetto per celebrare insieme ai propri cari. Con la sua texture leggera e il gusto dolce e fragrante delle fragole, questa torta promette di conquistare il cuore e il palato di chi la gusta. Preparala per rendere memorabili le tue celebrazioni o semplicemente per aggiungere un tocco di dolcezza alle tue giornate.

La stella verde Michelin di Livia Gualtieri

La stella verde Michelin

Ristorazione Sostenibile: Le Stelle Verdi Michelin

Scopri l’impatto delle stelle verdi Michelin nella ristorazione sostenibile. Queste stelle rappresentano un prestigioso riconoscimento per i ristoranti che dimostrano un forte impegno verso la sostenibilità ambientale. Esplora i criteri rigorosi di valutazione, che includono la scelta di fornitori sostenibili, la riduzione degli sprechi e l’adozione di pratiche etiche. Le stelle verdi non solo promuovono la qualità gastronomica, ma anche la difesa dell’ambiente e il benessere sociale.

I Germogli, un concentrato di benessere

I germogli, un concentrato di benessere

I germogli, che crescono dai semi delle piante prima della loro maturazione, sono considerati super-food grazie alle loro alte concentrazioni di vitamine, minerali, amminoacidi e enzimi, rendendo le sostanze nutritive più facilmente assimilabili. Utili nei periodi di stress, stimolano le difese immunitarie, riducono il colesterolo e hanno benefici anti-età per la pelle. Esistono vari tipi di germogli, tra cui quelli di leguminose, ortaggi e cereali, che devono essere coltivati e conservati con attenzione. Non tutti i germogli sono commestibili e alcuni possono essere tossici. In cucina, offrono versatilità, arricchendo zuppe, insalate, frullati e altri piatti.

Tre foglie all'Azienda agricola Alfredo Cetrone, Gambero Rosso

OLI D’ITALIA 2024

OLI D’ITALIA 2024: Alfredo Cetrone, un esempio di eccellenza nell’universo dell’Olio E.V.O. Sol&Agrifood-Vinitaly di Verona All’interno dell’incantevole scenario del Sol&Agrifood-Vinitaly di Verona , il mondo dell’ Olio Extra Vergine di Oliva italiano brilla di una luce particolare, celebrando non solo il suo ruolo fondamentale nella dieta mediterranea ma anche la sua inestimabile eredità culturale e gastronomica. Quest’anno, la 14esima edizione della Guida Oli d’Italia di Gambero Rosso , con il supporto di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha portato una rivelazione particolarmente luminosa: Alfredo Cetrone, un nome che è diventato sinonimo di qualità straordinaria nel settore olivicolo. Azienda Agricola di Alfredo Cetrone L’ Azienda Agricola di Alfredo Cetrone , situata nel pittoresco paesaggio di Sonnino (LT), è stata proclamata non solo come Olivicoltore dell’Anno ma ha anche guadagnato riconoscimenti di Eccellenza per i suoi Oli, segno di una maestria e di un impegno senza pari. Il suo Olio E.V.O. DOP Colline Pontine è stato insignito delle prestigiose Tre Foglie, mentre le etichette IN e DE hanno ricevuto le ambitissime 2 Foglie Rosse, riconoscimenti che celebrano la loro eccellenza assoluta nel panorama oleario. Questo non è tutto: l’azienda ha anche ottenuto la stella per il suo impegno decennale nella qualità, un traguardo che pochi possono vantare e che testimonia una costanza di eccellenza rara e preziosa. In un settore competitivo come quello dell’Olio di Oliva, mantenere una qualità costantemente elevata per un decennio è un’impresa che merita di essere celebrata. La filosofia di Alfredo Cetrone si fonda sull’armonia con la natura, sulla sostenibilità e sull’innovazione. Su 100 ettari di terreno roccioso, a 500 metri di altitudine, crescono 20.000 piante di varietà itrana, curate con tecniche all’avanguardia e con un profondo rispetto per l’ambiente. Questo approccio si riflette nei profili aromatici dei suoi Oli, che sono una vera e propria esplorazione sensoriale: fruttati, amari e piccanti al punto giusto, perfetti per esaltare ma anche per definire nuovi …

Ristorante il Borgo di Gabriele Capuano

Ristorante il Borgo

Ristorante il Borgo Gabriele Capuano L’arte della cucina di pesce al ristorante il Borgo a Pontecorvo Nel cuore del paesaggio dove la tradizione incontra l’innovazione, sorge “ Il Borgo “, un ristorante che non è solo un luogo di incontro per gli amanti della buona cucina, ma un vero e proprio tempio dedicato all’esaltazione dei sapori del territorio. A guidare questa celebrazione culinaria è Gabriele Capuano, uno chef che ha fatto della sua cucina un inno alla terra e al mare che lo circondano. Filosofia in cucina L’approccio di Capuano alla cucina è radicato in una filosofia semplice ma profondamente significativa: rispettare il prodotto. Ogni piatto servito nel suo ristorante Il Borgo a Pontecorvo è un omaggio alla freschezza e alla qualità, con ingredienti selezionati direttamente dalla natura circostante. Ma è nel trattamento del pesce che la sua maestria culinaria brilla con particolare luce. Il mare, con i suoi doni giornalieri, offre allo chef l’ispirazione e le materie prime per creare piatti che sono veri e propri capolavori di gusto. La sua cucina di pesce non è solo un’esibizione di tecnica e creatività, ma una celebrazione dell’essenza stessa del mare. Ogni giorno, il menu si trasforma, adattandosi al pescato del giorno per garantire che solo il meglio del mare giunga al tavolo dei suoi ospiti. La firma di Capuano sta nella sua capacità di esaltare il sapore autentico del pesce, senza sovraccaricarlo di elementi superflui. Attraverso l’uso equilibrato di erbe, spezie e condimenti, riesce a creare un equilibrio perfetto di sapori, dove ogni ingrediente ha il suo spazio per brillare, rispettando sempre la protagonista indiscussa: la freschezza del pesce. Il Borgo non è solo un luogo dove mangiare, ma un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, guidati dal talento e dalla passione di Gabriele Capuano. La sua dedizione nel valorizzare i prodotti attraverso una …