Crema alla zucca carote patate lenticchie rosse spinaci e funghi

Crema alla zucca, carote, patate, lenticchie rosse, spinaci e funghi

Crema alla zucca, carote, patate, lenticchie rosse, spinaci e funghi Crema alla zucca, carote, patate, lenticchie rosse, spinaci e funghi …la gente si accontenta della superficie, di quei segni convenzionali che può scambiarsi senza pericolo, nell’assaggio, e resta assetata per tutta la vita. Sándor Márai | L’isola Il mio canto libero… Prima di iniziare con le mie solite chiacchiere, ci terrei ad augurare a tutti voi un buon inizio dell’autunno. Stiamo per toccare il fondo e si sa che quando lo tocchi, poi, ricominci a salire. Credo che faccia parte dei CICLI DELLA VITA e quindi, visto il punto in cui siamo, voglio pensare e SPERARE che le cose siano sul punto di migliorare. Certo, è innegabile che la confusione abbia preso il sopravvento su tutto il resto e, ad essere sincera, sento di aver perso l’orientamento. Faccio un po’ fatica a comprendere il percorso che stiamo seguendo e a mettere a fuoco la meta, ma in questo momento sono più concentrata sul dopo. Penso spesso a come saremo e a quali saranno, nel lungo periodo, le conseguenze emotive e pratiche di questo particolare momento storico. Però, a costo di sembrare sempre un misto tra Alice e Biancaneve, io voglio CREDERE FORTEMENTE, perché ne ho bisogno per il mio equilibrio, che saremo capaci di ricominciare a vivere esattamente come prima e che quando sarà il momento, sapremo riprendere il filo delle nostre vite esattamente da dove si è bruscamente interrotto quasi un anno fa. Ovviamente mi riferisco soprattutto alle nostre abitudini quotidiane: andare a lavoro o a scuola in presenza; il potersi concedere una passeggiata con tanto di aperitivo o magari un pranzo o una cena fuori; lo shopping in negozio e non solo on-line; VIAGGIARE; andare a teatro, al cinema, al museo… insomma, cose normalissime che però, ora, ci appaiono come straordinarie e soprattutto lontanissime nel tempo.  Il tutto senza museruola sulla faccia, ovviamente. Museruola che ci priva dei nostri volti, delle nostre …

un contorno crudo e cotto

Il crudo e il cotto

Il Crudo e il Cotto Una celebrazione del carciofo di Cristina Todaro Amore e cibo, un legame indissolubile “Non c’è amore più sincero di quello per il cibo,” una frase che riecheggia profondamente attraverso il piatto di Cristina Todaro , “Il Crudo e il Cotto.” Questa ricetta non solo rappresenta una fusione culinaria, ma riflette anche la transitorietà delle stagioni, catturando l’essenza del passaggio dall’alba al caldo mezzogiorno. Dualismo culinario: esplorare le due anime del carciofo Il carciofo, protagonista di questa ricetta, è presentato in due maniere distinte ma complementari. Da una parte, troviamo il carciofo crudo, che conserva tutte le sue qualità nutritive e organolettiche, offrendo un’esperienza gustativa fresca e vivace. Dall’altra, il carciofo cotto, dove il calore ne trasforma la consistenza e ne intensifica il sapore, portando una profonda ricchezza al piatto. Celebrazione della versatilità del carciofo Questo piatto non è solo un tributo alla versatilità del carciofo, ma è anche un’espressione del cambiamento e della coesistenza. La preparazione e presentazione del carciofo in due modi diversi mette in luce come ingredienti semplici possono trasformarsi in creazioni culinarie straordinarie, riflettendo la maestria della chef nel bilanciare sapori e texture. Estetica e filosofia: riflessioni sul piatto “Il Crudo e il Cotto” va oltre la semplice presentazione di un piatto; è un’opera d’arte che invita alla riflessione. Questa ricetta celebra non solo la bellezza naturale del carciofo ma anche il concetto di cambiamento, dimostrando come il nuovo e l’antico possano coesistere in armonia, sia nella vita che nella cucina. Invito a un’esperienza sensoriale Cristina Todaro ci invita a esplorare il profondo legame tra cibo e amore attraverso questa ricetta, promettendo un’esperienza che lascia un’impronta indelebile. “Il Crudo e il Cotto” non è solo un piatto, è una celebrazione del cambiamento, della stagionalità, e della capacità del cibo di unire le persone. …

un contorno crudo e cotto

Il crudo e il cotto

Il Crudo e il Cotto Una celebrazione del carciofo di Cristina Todaro Amore e cibo, un legame indissolubile “Non c’è amore più sincero di quello per il cibo,” una frase che riecheggia profondamente attraverso il piatto di Cristina Todaro , “Il Crudo e il Cotto.” Questa ricetta non solo rappresenta una fusione culinaria, ma riflette anche la transitorietà delle stagioni, catturando l’essenza del passaggio dall’alba al caldo mezzogiorno. Dualismo culinario: esplorare le due anime del carciofo Il carciofo, protagonista di questa ricetta, è presentato in due maniere distinte ma complementari. Da una parte, troviamo il carciofo crudo, che conserva tutte le sue qualità nutritive e organolettiche, offrendo un’esperienza gustativa fresca e vivace. Dall’altra, il carciofo cotto, dove il calore ne trasforma la consistenza e ne intensifica il sapore, portando una profonda ricchezza al piatto. Celebrazione della versatilità del carciofo Questo piatto non è solo un tributo alla versatilità del carciofo, ma è anche un’espressione del cambiamento e della coesistenza. La preparazione e presentazione del carciofo in due modi diversi mette in luce come ingredienti semplici possono trasformarsi in creazioni culinarie straordinarie, riflettendo la maestria della chef nel bilanciare sapori e texture. Estetica e filosofia: riflessioni sul piatto “Il Crudo e il Cotto” va oltre la semplice presentazione di un piatto; è un’opera d’arte che invita alla riflessione. Questa ricetta celebra non solo la bellezza naturale del carciofo ma anche il concetto di cambiamento, dimostrando come il nuovo e l’antico possano coesistere in armonia, sia nella vita che nella cucina. Invito a un’esperienza sensoriale Cristina Todaro ci invita a esplorare il profondo legame tra cibo e amore attraverso questa ricetta, promettendo un’esperienza che lascia un’impronta indelebile. “Il Crudo e il Cotto” non è solo un piatto, è una celebrazione del cambiamento, della stagionalità, e della capacità del cibo di unire le persone.   …

Ortaggi di aprile - carciofi

Cibo di stagione – Aprile

Cibo di stagione – Aprile Delizie di primavera: scopri i cibi di stagione di Aprile La primavera è un momento di rinascita e rigenerazione, non solo per la natura ma anche per la nostra dieta. I mercati si animano con una nuova varietà di sapori. Aprile, in particolare, ci offre l’opportunità di rinnovare le nostre tavole con frutta, ortaggi e pesce di stagione, che promettono piatti freschi, nutrienti e pieni di colore. Vediamo quali sono questi doni primaverili. Cibo di stagione – Aprile Frutta di Aprile Fragole: Simbolo della primavera, le fragole sono al loro apice in questo periodo, offrendo dolcezza e freschezza sia nei dolci che nelle insalate. Kiwi: Ancora in stagione, i kiwi contribuiscono con la loro vivace acidità e un tesoro di vitamina C ai nostri frullati mattutini o insalate pomeridiane. Mele: Sebbene disponibili tutto l’anno, certe varietà di mele sono particolarmente croccanti e succose in questo periodo, perfette per snack o per dolci al forno. Ortaggi di Aprile Asparagi: Verdi o bianchi, gli asparagi sono una vera prelibatezza di stagione, ottimi in una varietà di ricette dalla frittata ai risotti. Carciofi: Versatili e gustosi, i carciofi trovano il loro picco in primavera e possono essere preparati in molti modi, da stufati a insalate. Spinaci: Gli spinaci freschi di aprile sono un’aggiunta vibrante a insalate, frullati o piatti cotti, pieni di nutrienti e sapore.   Pesce di stagione Orata: Questo pesce di mare è una scelta perfetta per piatti leggeri, grazie al suo sapore delicato che si abbina bene con verdure di stagione. Sogliola: La sogliola, preferibilmente pescata in primavera, offre una carne tenera che è deliziosa semplicemente arrostita o in piatti più elaborati. Merluzzo: Il merluzzo, particolarmente buono in questo periodo, si presta a una varietà di ricette, dall’essere al forno a preparazioni in umido con …