Il nettare degli dei di Antonio Colasanti

Il nettare degli dei

Il nettare degli dei Il nettare degli dei Nettare curativo: simbolo cristiano nella psicologia del profondo Il vino, elemento eccitante e simbolo di contatto con la parte spirituale della personalità, stimola a liberarsi dalla pesantezza terrena per unirsi con la divinità dell’ebbrezza, nota a tutti come Bacco . Ha sempre esercitato un’influenza rilevante nella cultura umana. Numerose sono le sue virtù e proprietà nutrizionali: non solo bevanda, ma anche alimento e medicamento. Tra tutti i vini, il consumo di quello rosso è da preferire. Esso è un attivatore metabolico, agisce come antiossidante e fornisce numerosi nutrienti. Contiene antocianine, resveratrolo, saponine, ferro, composti fenolici ed altre sostanze salutari. Dalla polpa dell’uva derivano vitamine B1, B2, B6, A e C , oltre a sali minerali quali rame, ferro, magnesio, zinco, potassio, e acidi organici come malico, tartarico e citrico, utili nella prevenzione del tumore prostatico. Nella buccia dell’uva rossa sono presenti numerosi polifenoli che riducono l’accumulo di grasso epatico, gli zuccheri e la pressione arteriosa. I polifenoli sono più attivi nel vino invecchiato. Tra questi, il resveratrolo possiede azione antitumorale ed elevata azione antinfiammatoria. Il resveratrolo agisce sui telomeri, i “cappucci” del DNA, rallentando i processi di invecchiamento spesso accelerati da diete dimagranti, che causano comparsa di rughe e perdita di elasticità cutanea. Inoltre, è utile per prevenire i disturbi della menopausa grazie alla sua attività estrogenica. Influenza anche il metabolismo energetico e la funzione mitocondriale, riducendo le alterazioni metaboliche nelle persone obese e simulando gli effetti della restrizione calorica. Si consiglia di consumare il vino rosso con moderazione: massimo un bicchiere ai pasti, nonostante i consigli negativi della comunità europea anche su modiche quantità di alcol. Ricordiamo che nostro Signore ha utilizzato pane e vino nell’Eucarestia.