Spazio pubblicita in basso pagina Ristorante For de Porta

Osteria for de porta a Marino

Osteria for de porta a Marino Osteria for de porta a Marino La paura dona le ali al coraggio “L’idealismo, la  dignità  della  ricerca  pura, il  desiderio  di  perseguire  la verità in tutte le sue forme, sono tutte  cose  bellissime, ma prima o poi arriva un  momento  in cui si comincia a  sospettare  che esista una qualche verità  reale , e che questa verità sia che tutto l’infinito multidimensionale dell’ Universo  è quasi certamente governato da un branco di  pazzi . E se si arriva a dover  scegliere  fra il passare altri dieci milioni di anni a cercare di  scoprire  questa semplice verità e il prendere i  soldi  e  scappare , io personalmente sceglierei quest’ultima possibilità”.       D.Adams Decifrare il linguaggio significa spesso riuscire a capire verità riguardo a noi stessi che non siamo in grado di cogliere nella nostra vita quotidiana. Per questo quando si sogna si ha una percezione molto più equilibrata di quello che sta succedendo nella nostra vita. Sentire che manca qualcosa ma non riuscire a definire cosa, è una sensazione molto comune. Ci si sente così perché abbiamo tutti un pezzo mancante; per alcuni è un piccolo frammento, per altri è un enorme tassello. Tutti, nella vita, ci siamo lasciati alle spalle una parte di noi. C’è chi, per cercare di ritrovare il pezzo mancante, gira il mondo, chi prova tante esperienze. E quasi nessuno trova mai la pace. L’Autostoppista vaga per la vita preferendo le strade non battute, ricercando esperienze ed emozioni sublimi. Sceglie in quali scorci fermarsi per riposare e in quali incroci rallentare per riflettere, con la consapevolezza che il suo cammino non è una gara, la competizione non esiste se non con sé stesso, perché il suo percorso vuole essere unico. È attraverso il viaggio che ha voluto non essere schiavo delle aspettative altrui, per capire cosa rende lui stesso felice davvero. Prendendo in considerazione le infinite possibilità che …

Baby pancake ai mirtilli

Baby pancake

Baby pancake: un dolce estivo da sogno Baby pancake: un dolce estivo da sogno Se sei alla ricerca di una delizia estiva che possa trasformare la tua colazione o merenda in un momento speciale, i baby pancake sono la scelta perfetta. Questi piccoli capolavori culinari, noti anche come “Dutch Babies” o “German Pancakes”, offrono una variante affascinante dei classici pancake, con una preparazione che li rende unici e irresistibili. Un tocco di magia dal forno A differenza dei pancake tradizionali che si cuociono sulla piastra, i baby pancake prendono vita in forno. Utilizzando una padella di ghisa o di ferro, questi dolci si gonfiano ai lati durante la cottura, creando una cavità centrale che li rende particolarmente scenografici. Questo effetto non solo li rende belli da vedere, ma li rende anche perfetti per essere riempiti con i tuoi ingredienti preferiti. Ingredienti semplici per un risultato straordinario La semplicità degli ingredienti è uno dei punti di forza dei baby pancake. Con uova fresche, latte, estratto di vaniglia e farina 00, puoi creare una pastella liscia e vellutata che, senza l’aggiunta di lievito, si trasforma in un dessert soffice e leggero. Il burro, fuso e versato nella padella calda, aggiunge un tocco di ricchezza e aiuta a formare quella crosta dorata e croccante che caratterizza questo dolce. Un’esplosione di gusti e colori Una volta sfornati, i baby pancake sono una tela bianca pronta per essere decorata. Spolverati con zucchero a velo e guarniti con frutti di bosco freschi come fragole, lamponi e mirtilli, si trasformano in una sinfonia di sapori e colori che incanta il palato e gli occhi. Per un tocco finale di dolcezza, puoi aggiungere un filo di miele o sciroppo d’acero, completando così questa esperienza culinaria. Una preparazione facile e veloce Preparare i baby pancake è un gioco da …

La rosa d'estate di Cristina Todaro

Rosa d’estate

Rosa d’estate Rosa d’estate Un piatto di eleganza e tradizione La “Rosa d’estate” è molto più di un semplice piatto ; è un viaggio sensoriale che evoca la bellezza dei paesaggi italiani, la ricchezza dei sapori stagionali e la maestria dell’arte culinaria. Ogni boccone è un omaggio alla freschezza e alla vitalità dell’estate, celebrando l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Immaginate di essere in un giardino in piena fioritura, dove i profumi e i colori si mescolano in un’armonia perfetta. Questa è l’essenza della “Rosa d’estate”. Le melanzane affumicate, con il loro sapore profondo e terroso, rappresentano le radici della tradizione culinaria italiana . La ricotta di pecora aggiunge una cremosità avvolgente, mentre la ricotta salata introduce una nota sapida che stimola il palato. Il pomodoro piccadilly, fresco e vivace, dona un tocco di leggerezza e dolcezza, completando il piatto con un’esplosione di colori estivi. Ogni elemento è studiato per creare un’esperienza gastronomica che non solo soddisfa il gusto, ma anche la mente e lo spirito. Preparare e gustare questo piatto è un atto meditativo, un momento di connessione profonda con i cicli della natura e con la nostra eredità culinaria. È un invito a rallentare, a godere dei piccoli piaceri della vita e a condividere la gioia della buona tavola con chi amiamo. “La cucina è una forma d’arte, un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, che trasforma semplici ingredienti in emozioni indimenticabili.” La “Rosa d’Estate” è un omaggio alla bellezza e alla freschezza dei sapori italiani. Un piatto che unisce la delicatezza della pasta fresca fatta in casa alla ricchezza dei prodotti estivi, creando un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione. L’armonia tra le melanzane affumicate, la cremosità della ricotta e la freschezza del pomodoro piccadilly si fonde in un’esperienza culinaria unica, destinata a sorprendere e deliziare i vostri ospiti. “Il cibo è …

Crostatine estive con crema e mirtilli

Crostatine estive con crema e mirtilli Crostatine estive con crema e mirtilli Ogni estate, nel cuore del mio adorato forno, mi dedico alla creazione di dolci che incarnano l’essenza della stagione estiva, con la sua esplosione di colori e sapori freschi. Tra le mie creazioni preferite, le crostatine con crema e mirtilli spiccano per la loro semplicità e raffinatezza. Immaginate una pasta frolla friabile e delicata, ottenuta grazie alla nostra rinomata farina del Molino Baldassarra , che conferisce a queste crostatine una consistenza perfetta, leggera e croccante. La crema pasticcera, preparata con uova fresche Granarolo e arricchita dalla fragrante scorza di limone grattugiata, è un vero abbraccio di sapori che si sposa armoniosamente con la dolcezza dei mirtilli freschi. Ogni boccone è una celebrazione della stagione estiva, un’esperienza che cattura la freschezza e la vivacità dei mirtilli, completati da una spolverata di zucchero a velo che aggiunge un tocco di eleganza visiva. Queste crostatine non sono solo un piacere per il palato, ma anche per gli occhi, rendendole il dessert ideale per qualsiasi occasione estiva, dalle cene in giardino ai picnic al parco. Ogni estate, nel mio molino Baldassarra, mi piace creare dolci che riflettano la bellezza e la freschezza di questa stagione. Le crostatine con crema e mirtilli sono una delle mie creazioni preferite. La mia farina garantisce una pasta frolla friabile e delicata, mentre la crema pasticcera, arricchita dalla scorza di limone, si sposa perfettamente con la dolcezza dei mirtilli freschi. Queste crostatine non solo sono deliziose, ma anche un piacere per gli occhi, rendendole il dessert ideale per qualsiasi occasione estiva.

lazio pride 2024 frosinone, Un abbraccio di colori e di libertà

Un abbraccio di colori e di libertà

Un abbraccio di colori e di libertà I diritti umani sono pilastri fondamentali della nostra Costituzione e della società moderna. Essi includono il diritto alla libertà in tutte le sue forme: espressione, pensiero, coscienza, religione, movimento e identità sessuale. Ogni individuo, in quanto essere umano, è portatore di diritti inalienabili che devono essere rispettati senza discriminazioni di razza, genere, lingua, religione, opinione politica o altro. Il loro riconoscimento e tutela sono essenziali per garantire una società equa, dove la dignità umana prevale in ogni ambito politico e sociale. Sostenere i diritti umani significa combattere costantemente contro ogni forma di discriminazione e ingiustizia, promuovendo l’uguaglianza e la solidarietà in tutte le sfere della vita quotidiana. È un impegno continuo per assicurare che ogni individuo possa essere pienamente sé stesso, indipendentemente dal sesso, orientamento sessuale o identità di genere. Un abbraccio di colori e di libertà Il 22 giugno 2024, Frosinone è stata teatro della nona edizione del Lazio Pride , un evento che ha visto migliaia di persone unirsi per celebrare l’amore libero e l’uguaglianza. La città si è riempita di colori e musica, trasformando le sue strade in un fiume arcobaleno di gioia e solidarietà. Tuttavia, non è stato solo un giorno di festa: i toni della manifestazione sono stati forti e chiari, un promemoria che non si trattava di una semplice sfilata per “cazzeggiare“, ma di un’importante occasione per essere ascoltati e rivendicare diritti ancora inesistenti. È stato un richiamo alla società affinché rifletta sull’importanza del rispetto reciproco. In un’epoca in cui l’omofobia e la discriminazione continuano a minacciare la vita e la dignità di molte persone, manifestazioni come questa ci ricordano che l’amore non conosce barriere. Ogni individuo ha il diritto di vivere la propria vita e il proprio amore liberamente, senza paura di giudizi o persecuzioni. Un giorno di …

Castelluccio di norcia e i suoi campi di lenticchie

Alla scoperta delle lenticchie di Castelluccio di Norcia

Alla scoperta delle lenticchie di Castelluccio di Norcia Un tesoro in fioritura Dopo aver trascorso un weekend incantevole tra i Monti Sibillini , sono entusiasta di raccontarvi la magia che ho vissuto tra i campi di lenticchie di Castelluccio di Norcia . Questo angolo dell’Umbria, celebre per la sua bellezza paesaggistica e la sua ricca tradizione culinaria, mi ha sorpreso e conquistato con la sua fioritura stagionale. Il ciclo della lenticchia La magia inizia tra maggio e agosto, quando le colline di Castelluccio si trasformano in un mare di colori. La lenticchia, piantata appena la neve si scioglie, fiorisce con delicatezza, accarezzata dalle brezze dei Monti Sibillini. Questo periodo, conosciuto come la “ fioritura delle lenticchie “, non segue regole fisse: dipende dal clima e dalla generosità della stagione. Tuttavia, ogni anno, la comunità celebra la sua bellezza con la Festa della Fioritura l’ultima domenica di giugno, un’occasione per immergersi nella cultura locale e nelle tradizioni agricole. Uno spettacolo naturale Immaginatevi camminare tra le colline, tappezzati di lenticchie in fiore che si mescolano con genzianelle, papaveri e narcisi. I colori vibranti dei campi coltivati si stagliano contro lo sfondo imponente del Monte Vettore, creando un quadro che lascia senza fiato. Le geometrie perfette dei campi di lenticchie accanto ai verdi dei campi di grano e ai colori tenui della lupinella raccontano di un connubio armonioso tra l’uomo e la natura, plasmato da secoli di lavoro agricolo e rispetto per il territorio. Consigli per i visitatori Se siete fortunati da visitare durante la fioritura, non perdete l’opportunità di camminare tra i sentieri che portano ai Mergani . Qui, la fioritura spontanea regala una vista meno ordinata ma altrettanto affascinante, arricchita dai profumi inebrianti della natura. Gastronomia e tradizione Le lenticchie di Castelluccio di Norcia non sono solo un capolavoro visivo ma anche un tesoro gastronomico. Le loro dimensioni piccole e il sapore unico le …

La tragedia dei braccianti

La tragedia dei braccianti

La tragedia dei braccianti La tragedia dei braccianti Un sistema insostenibile che dobbiamo cambiare Il recente caso del bracciante agricolo sfruttato e morto è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che mettono in luce un sistema profondamente ingiusto e insostenibile. Da oltre dieci anni, attraverso le pagine dei nostri giornali, continuiamo a denunciare le pratiche disumane che spesso si celano dietro i prezzi stracciati della grande distribuzione, promuovendo la stagionalità della frutta, della verdura e del pescato. È un sistema che conviene a molti, ma a che prezzo? I prodotti a basso costo sugli scaffali dei supermercati sono spesso il risultato dello sfruttamento dei lavoratori nelle aziende agricole. È un modello che distrugge le vite e degrada la dignità umana, mentre arricchisce solo pochi. Dall’altro lato, mentre i nostri braccianti e le aziende a carattere familiare sorridono mentre coltivano la propria terra, felici di quello che fanno, vediamo un esempio di come potrebbe essere un futuro sostenibile. Queste realtà lavorano con passione e rispetto per l’ambiente, contribuendo al benessere delle loro comunità. La sostenibilità non è solo una parola di moda, ma una necessità urgente. Ecco tre ragioni per cui dobbiamo smettere di fare la spesa nella grande distribuzione e supportare le piccole aziende agricole a carattere familiare: Migliore sostenibilità ambientale Le piccole aziende agricole, spesso a conduzione familiare, utilizzano pratiche più rispettose dell’ambiente. Evitando l’uso intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, preservano la biodiversità e mantengono la qualità del suolo. Supportare queste realtà significa contribuire a un futuro più verde e sano per tutti. Prodotti più salutari Gli alimenti provenienti dalle piccole aziende agricole sono generalmente più freschi e meno trattati. Sono coltivati con amore e cura, spesso seguendo metodi biologici o integrati. Scegliendo questi prodotti, non solo miglioriamo la nostra salute, ma sosteniamo anche un modo …

Evento Divinum ARPINO

La IV edizione di Divinum

La IV edizione di Divinum Un evento da non perdere ad Arpino Lunedì 24 Giugno dalle 18:00 alle 23:00 La 𝐈𝐕 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐃𝐢𝐯𝐢𝐧𝐮𝐦: un evento da non perdere ad 𝐀𝐫𝐩𝐢𝐧𝐨 𝐋𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟐𝟒 𝐆𝐢𝐮𝐠𝐧𝐨 dalle 18:00 alle 23:00   L’affascinante 𝐇𝐨𝐭𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐢𝐞𝐫 𝐃’𝐀𝐫𝐩𝐢𝐧𝐨 ad Arpino si prepara ad accogliere un evento imperdibile per gli amanti del vino: la IV edizione di Divinum. Questo prestigioso appuntamento, che ha già conquistato il cuore di molti nelle edizioni precedenti, promette di essere ancora più straordinario quest’anno.   𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐛𝐢𝐨𝐝𝐢𝐧𝐚𝐦𝐢𝐜𝐚 Divinum 2024 sarà interamente dedicato alle aziende vitivinicole biodinamiche, con o senza certificazione. Saranno presenti circa 35 produttori, ognuno dei quali porterà in degustazione le proprie eccellenze, per un totale di oltre 120 etichette. Un’occasione unica per esplorare il mondo del vino biodinamico, incontrare i vignaioli e conoscere le storie dietro ogni bottiglia.   𝐔𝐧’𝐨𝐚𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐧𝐳𝐞 Dalle 18:00 alle 23:00, l’evento sarà aperto a tutti, dagli appassionati agli operatori del settore, con uno sconto speciale sul prezzo d’ingresso. Sarà possibile assaggiare tutte le etichette presenti, confrontarsi e dialogare direttamente con i produttori. Divinum non è solo una degustazione, ma un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso i territori, le tradizioni e le innovazioni del vino biodinamico.   𝐄𝐧𝐨𝐠𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐚 𝐝’𝐞𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚 Non solo vino: Divinum offrirà anche uno degli angoli food più prestigiosi di ogni evento, con prodotti del territorio. Saranno proposti piatti di carne, formaggi e altre prelibatezze locali, perfetti per accompagnare le degustazioni e rendere l’esperienza ancora più completa e appagante.   𝐂𝐨𝐥𝐥𝐚𝐛𝐨𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐠𝐢𝐨𝐬𝐞 L’evento è organizzato dall’Enoteca Barnaba di Arpino in collaborazione con 𝙈𝙖𝙗𝙞 𝙒𝙞𝙣𝙚 𝙎𝙚𝙡𝙚𝙘𝙩𝙞𝙤𝙣, 𝙏𝙧𝙞𝙥𝙡𝙚 𝘼, 𝙏𝙝𝙚 𝙂𝙧𝙚𝙖𝙩 𝙂𝙞𝙜𝙖 𝙞𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙒𝙞𝙣𝙚, Proposta Vini e 𝐀𝐫𝐤𝐞. Questa sinergia tra professionisti del settore garantisce un evento di altissima qualità, curato nei minimi dettagli per offrire il meglio agli …

Caprarola Palazzo Farnese - D'O Tuscia

La magia della cucina della Tuscia

La magia della cucina della Tuscia Un viaggio gastronomico alla Trattoria del Cimino a Caprarola Caprarola , con il suo incantevole paesaggio e il maestoso Palazzo Farnese , è un gioiello nascosto nel cuore della Tuscia viterbese. Ma oltre alle meraviglie architettoniche e naturali, c’è un altro tesoro che vale la pena scoprire: la Trattoria del Cimino . Come food writer e giornalista gastronomico, la mia visita a questo ristorante è stata un’esperienza che ha risvegliato i sensi e celebrato la tradizione culinaria del Lazio. Una storia di famiglia e tradizione La Trattoria del Cimino non è solo un ristorante, ma un pezzo di storia vivente. Fondata nel 1940 come Fraschetteria del Cimino, ha mantenuto intatto il suo spirito originario, trasformandosi da semplice osteria a trattoria di eccellenza. L’anima della cucina è Maria Assunta , che ha ereditato il sapere culinario delle donne che l’hanno preceduta. Ogni piatto che esce dalla cucina porta con sé il sapore delle generazioni passate e il rispetto per la tradizione. Caprarola: un borgo da scoprire Prima di lasciarvi conquistare dai sapori della Trattoria del Cimino, prendetevi del tempo per esplorare Caprarola. Questo borgo-gioiello è dominato dal maestoso Palazzo Farnese, un capolavoro rinascimentale che merita una visita approfondita. A pochi passi, si trova Palazzo Riario, un edificio storico che racconta le vicende del paese sin dal 1370. Questi luoghi non solo arricchiscono lo spirito, ma preparano il palato per l’esperienza culinaria che vi attende. Un menù che celebra il Lazio La cucina della Trattoria del Cimino è un omaggio ai sapori del Lazio. I piatti sono generosi nelle porzioni e ricchi nei sapori, con un’attenzione particolare alla qualità delle materie prime, tutte rigorosamente selezionate e rispettose delle stagioni. Tra le specialità da non perdere, i pici all’amatriciana sono un vero e proprio capolavoro, una pietra di paragone per chiunque ami questa celebre ricetta laziale. Premiati come …

Frutti rossi, cibo di Stagione estate024

Il Cibo di stagione: delizie dell’estate

Il Cibo di stagione: delizie dell’estate   L’estate porta colori, sapori e profumi che risvegliano i sensi. È il momento ideale per riscoprire l’importanza del cibo di stagione, scegliendo prodotti freschi e naturali. Questo non solo migliora il gusto dei nostri piatti, ma apporta benefici alla salute e all’ambiente. Perché scegliere il cibo di stagione? Consumare cibo di stagione significa mangiare prodotti al massimo della freschezza e nutrizione. Questo si traduce in sapori più intensi e in un maggior apporto di vitamine e minerali. Inoltre, i prodotti di stagione sono più economici, poiché abbondano e non richiedono costosi metodi di conservazione e trasporto. I frutti rossi dell’estate: un tripudio di sapori e salute Durante l’estate, i frutti rossi sono i protagonisti indiscussi delle nostre tavole. Ciliegie, lamponi, ribes e mirtilli non solo sono deliziosi, ma anche ricchi di antiossidanti, vitamine e fibre. Questi piccoli tesori naturali aiutano a combattere i radicali liberi, favoriscono la digestione e migliorano la salute del cuore. Ciliegie: dolci e succose, sono perfette come spuntino o per arricchire insalate e dolci. Sono ricche di vitamina C e potassio. Lamponi: con il loro gusto leggermente acidulo, sono ideali per marmellate, dessert e smoothie. Contengono elevate quantità di fibra alimentare e vitamina C. Ribes: sia rosso che nero, è perfetto per succhi e marmellate. Il ribes nero, in particolare, è una fonte eccellente di vitamina C. Mirtilli: deliziosi da soli o come ingrediente in mille ricette, sono noti per le loro proprietà antiossidanti e per il supporto alla memoria e alla vista. Visciole : Queste ciliegie selvatiche sono un po’ più aspre rispetto alle ciliegie comuni, ma sono perfette per la preparazione di confetture, sciroppi e dolci tradizionali. La loro raccolta avviene principalmente tra giugno e luglio, e sono note per il loro sapore intenso e leggermente acidulo. Altri …

SFUMATURE DI CRUDO della chef Cristina Todaro

SFUMATURE DI CRUDO

SFUMATURE DI CRUDO Un’esperienza culinaria indimenticabile “La semplicità è la sofisticazione definitiva.” – Leonardo da Vinci La cucina è un’arte che bilancia sapori, colori e texture. Questo piatto unisce la freschezza del salmone crudo, la dolcezza delle pesche e l’acidità dei frutti di bosco, offrendo una delizia per il palato e un piacere per gli occhi. Prepararlo è un invito a scoprire come ingredienti semplici possano diventare un’opera d’arte culinaria. Perché scegliere questo piatto? La combinazione di salmone, pesche e frutti di bosco crea un’esplosione di sapori e un’esperienza visiva straordinaria. Ogni boccone offre diverse sensazioni gustative, dimostrando come ingredienti freschi e di qualità possano essere trasformati in qualcosa di speciale con un tocco creativo. Ingredienti freschi e di qualità Il salmone deve essere freschissimo, le pesche mature e dolci, e i frutti di bosco appena raccolti. Ogni componente gioca un ruolo cruciale nell’equilibrio dei sapori e delle texture, creando un’esperienza unica che sorprenderà i tuoi ospiti. Facile da preparare Nonostante l’aspetto sofisticato, questo piatto è semplice da preparare. Con pochi passaggi e attenzione ai dettagli, potrai creare un’opera culinaria degna di un ristorante di alta cucina. Disponi il salmone, le pesche e i frutti di bosco in modo artistico, esaltando la bellezza naturale degli ingredienti. Se desideri stupire i tuoi ospiti con un piatto che unisce semplicità e sofisticazione, questa ricetta è la scelta perfetta. Esalta i sapori freschi e naturali degli ingredienti e offre un’esperienza visiva indimenticabile. Scopri come la cucina può diventare arte con questo piatto straordinario. La cucina è un’arte che si esprime al meglio quando riesce a bilanciare sapori, colori e texture in un unico piatto. Le “Sfumature di Crudo” sono una celebrazione di questa filosofia culinaria, unendo la freschezza del salmone crudo, la dolcezza delle pesche e l’acidità dei frutti di bosco. Questo piatto, non solo delizia …

Casa Barnekow a cura di Chiara Carla Napoletano

Casa Barnekow

Casa Barnekow – Anagni Casa Barnekow È una dimora storica situata nel centro di Anagni. Presenta uno stile unico di architettura medievale; fu costruita sotto il pontificato del Papa anagnino Gregorio IX, ma il nome ricorda un nobile barone e alchimista svedese, chiamato appunto Barnekow Alberto, che nella seconda metà dell’Ottocento, nel 1860, dopo aver sposato una sua modella di origine anagnina, l’acquistò e ne decorò la facciata con affreschi e lapidi di argomento religioso ed esoterico scritte in diverse lingue, dopo essersi convertito al Cattolicesimo. Tribuna Albertina La facciata fu nominata dal barone stesso “Tribuna Albertina” e per la realizzazione della stessa ci vollero 25 anni. Oggi le illustrazioni, le iscrizioni e i significati alchemici sono spiegati dettagliatamente all’interno della casa insieme alla storia e al vissuto del barone. Per questo motivo lo stile di questa dimora appare subito particolare e unico al primo colpo d’occhio. Prima del barone, la dimora ha conosciuto diversi proprietari appartenenti a varie famiglie nobili di Anagni: i Tomasi, i Ciprani e i Gigli, per questo motivo un altro nome con il quale è identificata la dimora è proprio “Casa Gigli”, come la presentò lo storico medievalista tedesco Ferdinand Gregorovius nel suo scritto “In giro per L’Italia”, dove lo scrittore racconta e descrive le città che ha visitato nei suoi viaggi, tra cui Anagni, definita una delle più belle terrazze d’Europa. Dopo di lui hanno parlato della dimora anche lo storico R. Ambrosi De Magistris nella sua “Storia di Anagni” del 1889 e P. Zappasodi in “Anagni attraverso i secoli” del 1907. Recentissima è poi la pubblicazione dell’archeologo G. Viti “Casa Barnekow, tribuna di un alchimista”. La dimora appartenne anche al noto artista anagnino Tommaso Gismondi che ne fece un’area espositiva delle sue opere e ne curò un parziale restauro. L’esterno è molto pittoresco con …

Casa Barnekow a cura di Chiara Carla Napoletano

Casa Barnekow

Casa Barnekow – Anagni Casa Barnekow È una dimora storica situata nel centro di Anagni. Presenta uno stile unico di architettura medievale; fu costruita sotto il pontificato del Papa anagnino Gregorio IX, ma il nome ricorda un nobile barone e alchimista svedese, chiamato appunto Barnekow Alberto, che nella seconda metà dell’Ottocento, nel 1860, dopo aver sposato una sua modella di origine anagnina, l’acquistò e ne decorò la facciata con affreschi e lapidi di argomento religioso ed esoterico scritte in diverse lingue, dopo essersi convertito al Cattolicesimo. La facciata fu nominata dal barone stesso “Tribuna Albertina” e per la realizzazione della stessa ci vollero 25 anni. Oggi le illustrazioni, le iscrizioni e i significati alchemici sono spiegati dettagliatamente all’interno della casa insieme alla storia e al vissuto del barone. Per questo motivo lo stile di questa dimora appare subito particolare e unico al primo colpo d’occhio. Prima del barone, la dimora ha conosciuto diversi proprietari appartenenti a varie famiglie nobili di Anagni: i Tomasi, i Ciprani e i Gigli, per questo motivo un altro nome con il quale è identificata la dimora è proprio “Casa Gigli”, come la presentò lo storico medievalista tedesco Ferdinand Gregorovius nel suo scritto “In giro per L’Italia”, dove lo scrittore racconta e descrive le città che ha visitato nei suoi viaggi, tra cui Anagni, definita una delle più belle terrazze d’Europa. Dopo di lui hanno parlato della dimora anche lo storico R. Ambrosi De Magistris nella sua “Storia di Anagni” del 1889 e P. Zappasodi in “Anagni attraverso i secoli” del 1907. Recentissima è poi la pubblicazione dell’archeologo G. Viti “Casa Barnekow, tribuna di un alchimista”. La dimora appartenne anche al noto artista anagnino Tommaso Gismondi che ne fece un’area espositiva delle sue opere e ne curò un parziale restauro. L’esterno è molto pittoresco con una scalinata …

I cornetti morbidi di Angelica

La merenda è servita

La merenda è servita I cornetti morbidissimi di Angelica “Un bambino creativo è un bambino felice.” – Maria Montessori Sei alla ricerca di una colazione estiva perfetta per i tuoi bambini? Vuoi prepararli con le tue mani ma non sai da dove cominciare? Non preoccuparti, sei nel posto giusto! I cornetti morbidissimi di Angelica Baldassarra sono la soluzione ideale: deliziosi, soffici e soprattutto sani, grazie all’uso di ingredienti genuini come la farina integrale e lo zucchero di canna. Perché scegliere i cornetti morbidissimi di Angelica? I cornetti fatti in casa non solo garantiscono un sapore autentico, ma anche la sicurezza di sapere esattamente cosa stai servendo ai tuoi cari. La ricetta di Angelica Baldassarra è stata pensata per essere facilmente replicabile, anche da chi non ha molta esperienza in cucina. Utilizzando ingredienti semplici e naturali, questi cornetti diventano una scelta nutriente e deliziosa, perfetta per iniziare la giornata con il piede giusto. Una colazione pronta in soli 10 minuti Questa ricetta è semplice e veloce, permettendoti di preparare in soli 10 minuti dei cornetti perfetti da gustare a colazione o a merenda. Seguendo passo dopo passo le indicazioni, potrai realizzare questi irresistibili cornetti fatti in casa e stupire tutta la famiglia. Ingredienti genuini per una merenda sana I cornetti di Angelica utilizzano solo ingredienti naturali e salutari. La farina integrale, ad esempio, è ricca di fibre e nutrienti, mentre lo zucchero di canna offre una dolcezza naturale senza gli eccessi dello zucchero raffinato. Questi ingredienti rendono i cornetti non solo più sani, ma anche incredibilmente gustosi. Il tocco speciale di Angelica Angelica Baldassarra, con la sua esperienza e passione per la cucina, ha perfezionato questa ricetta per garantire un risultato sempre impeccabile. I suoi cornetti sono morbidi e fragranti, con un gusto che conquista al primo morso. Prepararli sarà un divertimento sia per te …

Foto dal sito della Provincia di Frosinone

ANAGNI CITTÀ DEI PAPI

ANAGNI: LA CITTÀ DEI PAPI I GRANDI EPISODI DELLA STORIA MEDIOEVALE IN CIOCIARIA L’area del nostro itinerario è la più settentrionale della provincia di Frosinone, che si snoda attraverso i territori collinari dei monti Ernici lungo la Via Francigena del Sud e la Strada del Vino Cesanese del Piglio DOCG. La città di Anagni sorge su una collina a 470 metri di altezza, in posizione dominante sulla Valle del Sacco. Abitata a partire dall’VIII-VII secolo a.C. dagli Ernici, un popolo di stirpe italica, Anagni fu scelta come capitale religiosa per le numerose città federate circostanti, ospitando numerosi templi e incontri per le adunanze. Il periodo romano Del periodo romano sono ancora visibili la cinta muraria, alcune sostruzioni, frammenti di edifici e le preziose epigrafi conservate nel MuCa e nel Monastero delle Suore Cistercensi, dove è inoltre inglobato il Palazzo di Bonifacio VIII. Presso Osteria della Fontana, nella parte bassa della città, si trovava il Compitum Anagninum, luogo di sosta sull’antica Via Latina, una delle più antiche strade costruite dai romani per collegare Roma a Capua. Dal Medioevo ai Papi Già nel V secolo, la città è citata fra le sedi vescovili appartenenti al Patrimonio Labicano, grazie alle donazioni dell’Imperatore Ludovico a papa Pasquale. Dal 1000 al 1303, Anagni fu teatro di eventi storici significativi per la città e la politica europea. Nel 1159, i legati delle città lombarde, in lotta con l’Imperatore Federico I Barbarossa, si riunirono ad Anagni per incontrare papa Adriano IV, che li ricevette nella canonica della Cattedrale firmando un patto di alleanza antimperiale. Nel 1160, papa Alessandro III emanò la bolla di scomunica all’imperatore Federico Barbarossa e l’anno successivo canonizzò Edoardo III il Confessore, re d’Inghilterra; nel 1174 elevò agli onori degli altari san Bernardo da Chiaravalle e consacrò il vescovo Riccardo successore di san Thomas …