Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole

Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole

Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole Curiosità nel piatto totalmente vegetale Immagina una calda giornata estiva, il sole che accarezza dolcemente la pelle e l’aria intrisa del profumo dolce e invitante della frutta fresca. Davanti a te, una merenda che è una celebrazione di sapori e freschezza: il melone succoso, con il suo gusto delicatamente zuccherino, si sposa perfettamente con l’ananas esotico, esaltato dalla dolcezza concentrata delle fragole essiccate. Il miglio, arricchito dai semi di anice verde, aggiunge una nota leggera e speziata, creando un equilibrio di consistenze che ti sorprende ad ogni boccone. E poi, la lieve pioggia di semi di papavero che si posa su questo piccolo capolavoro, come se ogni seme fosse un tocco di poesia sulla tavola. Una merenda che non è solo cibo, ma un viaggio sensoriale, capace di risvegliare il gusto e l’anima. Immagina una calda giornata estiva, il sole che accarezza dolcemente la pelle e l’aria intrisa del profumo dolce e invitante della frutta fresca. Davanti a te, una merenda che è una celebrazione di sapori e freschezza: il melone succoso, con il suo gusto delicatamente zuccherino, si sposa perfettamente con l’ananas esotico, esaltato dalla dolcezza concentrata delle fragole essiccate. Il miglio, arricchito dai semi di anice verde, aggiunge una nota leggera e speziata, creando un equilibrio di consistenze che ti sorprende ad ogni boccone. E poi, la lieve pioggia di semi di papavero che si posa su questo piccolo capolavoro, come se ogni seme fosse un tocco di poesia sulla tavola. Una merenda che non è solo cibo, ma un viaggio sensoriale, capace di risvegliare il gusto e l’anima. MIGLIO, Panicum miliaceum L. Cereale privo di glutine, molto versatile in cucina può essere utilizzato, suggerisco sempre la cottura ad …

Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole

Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole

Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole Fresca merenda al miglio anice verde e melone con ananas alle fragole Curiosità nel piatto totalmente vegetale MIGLIO, Panicum miliaceum L. Cereale privo di glutine, molto versatile in cucina può essere utilizzato, suggerisco sempre la cottura ad assorbimento, condito con verdure saltate, in zuppe, dolci, preparazione del pane o polenta che risulterà a grana più grossolana, polpettine con verdure e legumi e a fantasia in mille modi. Troviamo vitamine A E K e gruppo B, tra i minerali Fe P Ca Mg Zn. E’ una ricca fonte di carboidrati ed elevate proteine, viene per questo consigliato in situazioni di stanchezza e stress fisico e intellettuale. Molto utilizzato per rinforzare denti unghie e capelli , contiene infatti acido salicilico che stimola la formazione della cheratina. Facilmente digeribile, aiuta la diuresi. E’ alcalinizzante, energizzante. MELONE, Cucumis melo È composto da circa il 90% in acqua, è idratante diuretico e saziante. Ha proprietà antiossidanti, contrasta l’invecchiamento cellulare e l’attività dei radicali liberi. Ricchissimo in vitamine, la A rende questo frutto capace di proteggere l’intestino e la pelle, il beta-carotene potenzia la capacità visiva. Suggerisco di consumare il melone sempre da solo, o in presenza di mela ananas o papaya. Nella medicina popolare è ritenuto un grande depurativo, diuretico e rinfrescante. In impacco è indicato nelle bruciature e scottatur e per le proprietà lenitive. ANANAS, Ananas comosus (L.) Merr Contiene acqua, proteine , lipidi , glucidi , vitamine A B C, acidi organici ( acido citrico , malico ), sali minerali Ca P Fe Mg K, niacina ( vitam. B3 ), fondamentale per la respirazione delle cellule, protettiva per la pelle, utile nella digestione. Ha grande azione antiossidante, grazie a vit C e manganese. La tiamina presente è invece essenziale per le reazioni enzimatiche che portano alla produzione di energia. L’ananas contiene grandi quantità di bromelina, un enzima che, …

Sguardi svelati un viaggio di emozioni e scoperte

Sguardi svelati: un viaggio di emozioni e scoperte

Sguardi svelati: un viaggio di emozioni e scoperte Sguardi svelati: un viaggio di emozioni e scoperte Il viaggio che avete seguito attraverso queste tappe non è stato solo una traversata geografica. È stato un cammino dentro l’anima delle terre e delle persone, un susseguirsi di scoperte che mi hanno cambiato e, spero, abbiano lasciato qualcosa anche in voi. Ogni luogo visitato, ogni incontro, ogni sapore, ha composto un mosaico di emozioni e riflessioni, che hanno segnato questo percorso più di qualsiasi guida turistica. Dalle strade acciottolate di Zagabria , passando per i mercati vibranti di Istanbul fino alle stradine intime di Tbilisi , ogni città mi ha accolto con le sue tradizioni e la sua gente, svelando un messaggio più profondo: viaggiare non è solo osservare, ma lasciarsi toccare, aprirsi alla possibilità di essere trasformati. Ogni cultura ha offerto un tassello di saggezza, come un filo che si intreccia al nostro essere, arricchendoci e spingendoci oltre i confini di ciò che pensavamo di sapere. Ho imparato che l’arte del viaggio sta nell’abbandonarsi all’inaspettato, nel guardare oltre l’ovvio e nell’accogliere ciò che ci è sconosciuto con curiosità e rispetto. È in questo incontro con l’altro che nascono le emozioni più autentiche. La cucina, le storie, i sorrisi, le difficoltà: tutto contribuisce a scolpire dentro di noi un’immagine nuova del mondo e di noi stessi. Questo viaggio non è stato soltanto un’esplorazione di bellezze esteriori, ma una riflessione su quanto le differenze culturali ci arricchiscano, su come ci insegnino a guardare la vita con occhi nuovi, sfidando le nostre certezze. Ogni passo mi ha spinto a riflettere su chi sono, su chi potrei diventare. Un ringraziamento speciale va a Ristor Impianti , il cui supporto è stato fondamentale per la realizzazione di questo viaggio. La nostra collaborazione è stata molto di più di un semplice aiuto pratico: …

Fermentazione, un invito a ripensare il tempo di Marie Joveneau

Fermentazione, un invito a ripensare il tempo

Fermentazione, un invito a ripensare il tempo Fermentazione, un invito a ripensare il tempo La nostra percezione del tempo è profondamente influenzata dalla cultura e cambia in modo significativo a seconda delle epoche, del territorio, dei sistemi educativi, dei modelli sociali. Infatti, ogni società sviluppa una propria percezione del tempo, plasmata da tradizioni, valori, abitudini collettive, esperienze storiche determinanti come carestie, guerre, pandemie (come quella che abbiamo vissuto) e altre sfide significative. La pratica della fermentazione rappresenta un’opportunità unica per rivedere e ampliare la nostra concezione del tempo e, in questo articolo, vi invito a proseguire la nostra esplorazione del tema della rivoluzione culturale della fermentazione con un focus particolare sul tempo inteso come elemento culturale che possiamo ridefinire grazie a questa tecnica ancestrale. Un rapporto intimo, complesso e paradossale La fermentazione cambia la nostra percezione del tempo poiché ci da la possibilità di riscoprire il valore dell’attesa come elemento essenziale per il miglioramento inteso come il raggiungimento di uno stato di completo sviluppo, perfezione o completezza. Infatti, questo processo ha la peculiare capacità di conservare gli alimenti sospendendo gli effetti negativi del tempo e di trasformare ciò che inizialmente potrebbe sembrare un nemico (il tempo) in un prezioso alleato. Il tempo come nemico Iniziamo considerando l’aspetto più evidente: il tempo visto come un nemico da combattere. Questo punto di vista è comune poiché spesso definiamo la fermentazione come una tecnica di conservazione che protegge il cibo dagli effetti dannosi del tempo. Tuttavia, sebbene la fermentazione sia ampiamente riconosciuta per la sua efficacia nella conservazione degli alimenti, svolge un altro ruolo fondamentale che spesso viene trascurato : la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Infatti, essa contribuisce in modo significativo alla preservazione di tradizioni per trasmissione di conoscenze e pratiche antiche che sono profondamente radicate nella cultura di determinati territori. Pertanto, la fermentazione …

il ciclo della vite - dal riposo vegetativo alla maturazione di Sara Sepahi

Il ciclo della vite: dal riposo vegetativo alla maturazione

Il ciclo della vite: dal riposo vegetativo alla maturazione Il ciclo della vite: dal riposo vegetativo alla maturazione È il verde brillante a dominare l’estensione di ogni vigneto in questo preciso periodo dell’anno. Un verde che cattura e rapisce lo sguardo del fortunato che ha modo di soffermarsi ad ammirare i filari che disegnano e definiscono campi con geometrie quasi perfette, seguendo le sinuosità del territorio . Stiamo assistendo a una delle fasi che costituiscono l’intero ciclo annuale della vite: l’invaiatura . Questo è il momento in cui si definisce l’identità del vitigno , ossia il processo attraverso il quale gli acini assumono progressivamente il colore tipico della varietà, virando verso il giallo (pigmenti flavonici) per i vitigni a bacca bianca oppure verso il rosso (pigmenti antociani) per le varietà a bacca rossa. L’invaiatura L’ invaiatura è preceduta dalla fase di germogliamento, quando compaiono le prime foglioline, e dalla fioritura, la fase delicatissima che rischia di essere compromessa da improvvise gelate e forti piogge. Segue l’allegagione, quando si iniziano a notare delle piccole sfere: da ogni fiore nasce un acino d’uva. A seguire, troviamo la maturazione, quando l’uva raggiunge quello che dovrebbe essere un equilibrio perfetto tra zuccheri e acidi, e infine il riposo vegetativo, quando dopo la raccolta dell’uva la vite riduce l’attività linfatica ed entra nel suo riposo ristoratore. Sono vere e proprie fasi vitali, ognuna diversa dall’altra nei tempi e nelle modalità, ma strettamente collegate lungo la linea del tempo scandita dalle stagioni. Il ciclo vitale della vite è un processo miracoloso che si ripete ogni anno, e dove ogni fase rientra in un piano di connessione pura con madre natura che ne regola tempi, modi e caratteristiche. In questo intero processo, che si articola dalla ripresa vegetativa fino all’entrata nel riposo invernale, fondamentali sono alcuni fattori che determinano la conseguente qualità dell’uva, come ad …

Hanno la fortuna di sembrare inesistenti, cioè di non sembrare di M. Sargentini

Hanno la fortuna di sembrare inesistenti, cioè di non sembrare

Hanno la fortuna di sembrare inesistenti, cioè di non sembrare Hanno la fortuna di sembrare inesistenti, cioè di non sembrare “I cieli si stanno dissolvendo! Esclamò. La natura precipita nel vuoto crepitante! Tra venti secondi l’Universo non esisterà più! Guardate come la luce dell’infinito si riversa su di noi!” D. Adams Tornare indietro e spulciare tra i ricordi da portare via è fondamentale in quanto si possono creare nuovi ed emozionantissimi ricordi, senza intaccare quelli passati. Se ci pensate, la possibilità che abbiamo di ricordare volti, momenti, luoghi, ci condiziona a tal punto da influenzare molte delle nostre scelte. Ed è proprio il mantenimento di queste rievocazioni del passato che spesso e volentieri non ci consente di vedere in maniera chiara le situazioni, le persone e i luoghi. I ricordi sono preziosissimi, per carità, ma alle volte sono così “invadenti” che diventa necessario ammorbidirli, anche perché il rischio è quello di conservare non solo una memoria probabilmente non completa, ma anche il preconcetto che essa stessa porta con sé. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio . Sempre. Tappa di Montefiore dell’Aso L’Autostoppista è costantemente in viaggio e la prossima tappa è Montefiore dell’Aso (AP) , delizioso paese delle Marche annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, all’Osteria i 5 Colli @osteria5colli. La proposta gastronomica sa di casa e la loro specialità, Pallotte Cacio e Ova, rievoca la tradizione culinaria di un intero territorio. Un piatto che nasce come alternativa alla mancanza di carne durante i periodi di guerra. Si narra che durante la Seconda guerra mondiale, per preservare il cibo dai saccheggi e dai sequestri, come spesso accadeva nel periodo dell’occupazione nazista, i contadini fossero soliti nascondere pane e formaggio. Fu proprio utilizzando questi pochi ingredienti a loro disposizione che le genti, inventarono la ricetta …

Alain Delon - l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale

Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale

Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale Addio ad Alain Delon: l’ultimo bacio del cinema a un’icona immortale Il cinema , come l’amore, sa essere intenso, travolgente e, a volte, dolorosamente breve. Alain Delon, con il suo fascino e il suo talento, ha incarnato tutto questo per oltre sessant’anni. Oggi, ci troviamo di fronte a un addio che segna la fine di un’era. L’ultimo “bacio” del cinema a una delle sue stelle più brillanti, un gesto simbolico di affetto e riconoscenza verso un’icona che ha segnato profondamente l’immaginario collettivo. Con questo tributo, ripercorriamo la vita di Delon, tra successi cinematografici e amori leggendari, riflettendo su ciò che lo ha reso un mito e su come, anche dopo la sua scomparsa, il suo fascino resterà immortale. Avere 18 anni e sognare di essere come Alain Delon : quante volte abbiamo scherzato tra amici, immaginando di scambiare i nostri volti con i suoi. Quegli occhi azzurri, profondi e magnetici, erano una promessa di avventure e amori infiniti, di una vita vissuta senza mezze misure, proprio come la sua. Alain Delon non è mai stato solo un attore: è stato un simbolo di virilità e fascino ineguagliabile, capace di far innamorare generazioni di spettatori, uomini e donne allo stesso modo. Dal punto di vista professionale, Delon ha rappresentato un’icona insostituibile del cinema francese e internazionale. La sua carriera è costellata di film che hanno segnato la storia del cinema: da Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti, dove ha saputo incarnare il tormento e la dolcezza di un uomo diviso tra il bene e il male, fino a Il Gattopardo, dove il suo Tancredi è rimasto un personaggio immortale. Il cinema di Delon ha sempre camminato sul filo sottile che divideva l’eleganza dal pericolo, la bellezza dalla dannazione​. L’amore mai terminato …

Faro, alla scoperta del Portogallo nascosto

Tour Europeo 6^ tappa: Faro, alla scoperta del Portogallo nascosto

Tour Europeo 6^ tappa: Faro, alla scoperta del Portogallo nascosto Tour Europeo 6^ tappa: Faro, alla scoperta del Portogallo nascosto Tappa a Faro: tra tradizione, bellezza e gastronomia Dopo la partenza da Ostrava , Faro si rivela la nostra prossima meta nel cuore dell’Algarve, la regione meridionale del Portogallo. Arrivare qui è come immergersi in un quadro dalle mille sfumature di blu e verde, un luogo che fonde la bellezza naturale della costa con una ricca tradizione culturale e culinaria. Faro è spesso sottovalutata rispetto ad altre città portoghesi, ma chi sa guardare oltre scoprirà una città ricca di storia. Il Centro Storico, circondato da antiche mura moresche, è un labirinto di stradine acciottolate che conducono a piazze tranquille. Da non perdere la Cattedrale di Faro , che sorge nel cuore della città vecchia, e la spettacolare Ria Formosa, una laguna costiera che è un paradiso per gli amanti della natura e del birdwatching. Faro tra sapori di mare Ma non è solo la bellezza naturale che attira i visitatori: è la cucina a fare da protagonista. Essendo una città di mare, Faro offre un viaggio gastronomico attraverso piatti a base di pesce fresco. Tra i più famosi c’è il baccalà, servito in mille modi diversi, ma anche piatti come la Cataplana di frutti di mare, un’esperienza unica per i sensi. Questa ricetta tradizionale viene preparata in una speciale pentola di rame, dove si uniscono sapientemente sapori di mare, verdure e spezie locali. Vini dell’Algarve Per chi desidera esplorare i vini locali, Faro offre ottimi vini dell’Algarve, noti per il loro sapore corposo e la freschezza, perfetti per accompagnare i piatti a base di pesce. Ma il vero fascino di Faro sta nel ritmo lento con cui si vive la città. Il calore della gente, le tradizioni antiche che si mescolano alla vita moderna …

Un'esplosione di freschezza Velo di calamaro pesche e ravanelli

Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli

Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli Il Velo di calamaro, pesche e ravanelli di Pamela Liccardo è molto più di una semplice ricetta: è un’esperienza sensoriale che celebra l’essenza dell’estate. La combinazione di ingredienti freschi e genuini, come il calamaro delicato, la dolcezza delle pesche mature e la croccantezza dei ravanelli, trasforma questo piatto in un omaggio alla stagione più luminosa e generosa dell’anno. Questa preparazione non è solo un piatto da portare in tavola, ma un invito a fermarsi e godere di ogni boccone, un’opportunità per assaporare il piacere di ingredienti semplici elevati a un nuovo livello di raffinatezza. L’armonia tra i sapori crea un’esperienza unica, dove il mare incontra la terra in un matrimonio di freschezza e sapidità, perfetto per chi ama sorprendere i propri ospiti con qualcosa di inaspettato. Ingredienti ricchi di sapere Il calamaro , con la sua consistenza tenera, viene valorizzato dall’aggiunta delle pesche, frutto estivo per eccellenza, che dona una dolcezza leggera e succosa. I ravanelli aggiungono un contrasto croccante e leggermente piccante, bilanciando la delicatezza del piatto. La presenza della burrata regala cremosità, mentre lo yogurt greco e la colatura di alici arricchiscono il piatto con note salmastre e acide, mantenendo comunque un’armonia complessiva. Le erbe aromatiche come il finocchietto e il rosmarino aggiungono un tocco fresco e profumato, evocando i sapori mediterranei tipici della cucina estiva . Perfetto per una cena sotto le stelle o un pranzo all’aperto, il Velo di calamaro, pesche e ravanelli stupirà i tuoi ospiti con la sua leggerezza e raffinatezza. È un piatto che incarna la magia dell’estate, invitando tutti a rallentare e godersi un momento di convivialità e condivisione. Che tu stia organizzando una cena speciale o una serata informale tra amici, questa ricetta è l’ideale per …

Un'esplosione di freschezza Velo di calamaro pesche e ravanelli

Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli

Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli Un’esplosione di freschezza: Velo di calamaro, pesche e ravanelli La ricetta del Velo di calamaro, pesche e ravanelli è un vero inno alla freschezza e alla semplicità, che trasforma ingredienti genuini in un’esperienza gastronomica ricca di sapore . Questo piatto non è solo una portata da servire, ma un invito a rallentare, a fermarsi per gustare e condividere ogni boccone. La delicatezza del calamaro si sposa alla perfezione con la dolcezza succosa delle pesche e la croccantezza dei ravanelli, creando un equilibrio di sapori perfetto per una serata estiva sotto le stelle. Perfetto per sorprendere gli ospiti con un tocco raffinato, il Velo di calamaro è un omaggio alla generosità della stagione, alla sua leggerezza e ai colori vibranti. La burrata aggiunge una cremosità irresistibile, mentre le erbe aromatiche e il peperoncino facoltativo danno quel tocco in più che rende il piatto davvero speciale. Questa ricetta non è solo una celebrazione dell’estate, ma anche un’esplorazione di sapori contrastanti e complementari, che evocano il piacere di stare insieme e godersi una cena all’aperto in compagnia delle persone care. Questa ricetta non è solo un piatto da servire, ma un invito a fermarsi e assaporare ogni momento, a celebrare la bellezza della stagione e la gioia di stare insieme. Perfetto per sorprendere i tuoi ospiti durante una cena sotto le stelle, il piatto trasforma ingredienti semplici in un’esperienza memorabile, rendendo omaggio alla generosità e alla magia dell’estate.

Rigacuore estiva alla parmigiana di Naomi Spaziani

L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari

L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari L’estate è sinonimo di freschezza, colori vivaci e sapori che raccontano il meglio della nostra terra. La Rigacuore estiva alla parmigiana, creata dalla talentuosa Chef Naomi Spaziani , è la perfetta rappresentazione di questa stagione. Un piatto che unisce la tradizione della Ciociaria con un tocco innovativo e leggero, pensato per regalare un’esperienza culinaria che soddisfa il palato senza appesantire, ideale per i giorni caldi. Al centro di questa delizia troviamo ingredienti freschissimi e genuini: le melanzane, i pomodori torpedino e il basilico profumato si combinano in una danza armoniosa, esaltati dalla cremosità avvolgente della burrata. Il tutto è accompagnato dal formato di pasta Rigacuore, che con la sua forma particolare riesce a trattenere il sugo in modo sublime, esaltando ogni sapore e consistenza. Preparare questo piatto significa anche riscoprire i sapori della tradizione, arricchiti da un approccio moderno e creativo, tipico dello stile di Chef Naomi Spaziani. Pensato per una cena all’aperto, magari accompagnato da un bicchiere di vino bianco fresco, la Rigacuore estiva alla parmigiana è perfetta per chi desidera portare in tavola un tocco di eleganza senza rinunciare alla semplicità dei sapori mediterranei. Come diceva il grande scrittore M.F.K. Fisher: “La condivisione del cibo con un altro essere umano è un atto intimo che va oltre la barriera del linguaggio”. Con questa ricetta, non solo condividerete un pasto, ma anche una parte della cultura ciociara e della passione di chi, come Naomi Spaziani, ha fatto della cucina un’arte da vivere e condividere. Portate la bellezza e l’essenza dell’estate sulla vostra tavola e lasciate che la Rigacuore alla parmigiana conquisti tutti al primo assaggio. L’estate è un momento magico, un’esplosione di colori, profumi e sensazioni che risvegliano i sensi e invitano alla scoperta di sapori …

Rigacuore estiva alla parmigiana di Naomi Spaziani

L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari

L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari L’autentica Rigacuore estiva alla parmigiana: un’esplosione di sapori ciociari L’estate ci regala sapori unici, con il sole che accarezza la terra e le piante, donandoci ingredienti freschi e profumati, perfetti per creare piatti che celebrano la stagione. Questa ricetta estiva è un’esplosione di gusto che unisce i sapori classici della tradizione mediterranea con un tocco di leggerezza e modernità, ideale per le giornate più calde. Pensata per essere gustata all’aperto, magari durante una cena con amici o in famiglia, questa ricetta porta in tavola il meglio dell’estate, racchiuso in ogni boccone. Frutto di stagione La protagonista è la melanzana, simbolo della cucina mediterranea, che con il suo sapore deciso e la consistenza morbida si sposa alla perfezione con la dolcezza dei pomodori torpedino e la cremosità della burrata. Il tutto è completato dal profumo inconfondibile del basilico fresco e dalla croccantezza del formato di pasta Rigacuore, che avvolge ogni ingrediente in un abbraccio di gusto. L’olio extravergine d’oliva e l’aglio donano al piatto quel tocco aromatico che lo rende irresistibile. Citazione Questa ricetta non è solo un piatto, ma un’esperienza sensoriale, una celebrazione della stagione più luminosa dell’anno. Come diceva il celebre scrittore Jean Brillat-Savarin, “Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che passa sotto il vostro tetto”. E con la Rigacuore, la felicità è assicurata. Preparatela per un pranzo speciale o una cena informale: il risultato sarà sempre lo stesso, un trionfo di sapori che conquisterà il cuore di chiunque si sieda alla vostra tavola. Non resta che lasciarsi tentare e gustare ogni momento di questa delizia estiva. L’estate è un momento magico, un’esplosione di colori, profumi e sensazioni che risvegliano i sensi e invitano alla scoperta di sapori nuovi e sorprendenti. In questo periodo …

Dolní Vítkovice, un patrimonio dell' UNESCO

Tour Europeo 5^ tappa: Ostrava, tra storia industriale e sapori autentici

Tour Europeo 5^ tappa: Ostrava, tra storia industriale e sapori autentici Tour Europeo 5^ tappa: Ostrava, tra storia industriale e sapori autentici Prefazione Prima di immergervi nella tappa di Ostrava, voglio lasciarvi un piccolo accenno della mia esperienza precedente a Tbilisi, che non troverete qui sul blog. Quella tappa, alla ricerca dell’anfora perfetta, ha rappresentato per me un momento di profonda connessione con la storia del vino, una delle mie grandi passioni. Tbilisi mi ha regalato emozioni che vanno oltre la semplice scoperta culturale: ho vissuto un viaggio attraverso il tempo, toccando con mano antiche tradizioni e degustando vini che raccontano millenni di storia. Per questo, ho deciso di riservare questo racconto speciale al numero Autunno024 di D’O, in uscita il 21 settembre. Non voglio anticipare nulla, ma posso assicurarvi che è la tappa che finora mi ha colpito di più e che merita di essere letta in tutta la sua profondità. Non perdetevi questa straordinaria storia di vini, tradizioni e scoperta. Ci vediamo su D’O! Scopri le meraviglie con il Ricercatore di Eccellenze Ostrava, cuore della Moravia-Slesia, è una città che racconta storie di ferro, carbone e acciaio, ma che oggi si reinventa come un vivace centro culturale e gastronomico. Questa tappa del mio viaggio mi ha portato a esplorare una città ricca di contrasti, dove il passato industriale si intreccia con una rinascita moderna e, sorprendentemente, con una tradizione culinaria che non ha nulla da invidiare alle più rinomate destinazioni europee. Dolní Vítkovice patrimonio dell’UNESCO Appena arrivato, ho visitato il complesso industriale di Dolní Vítkovice , un patrimonio dell’umanità UNESCO . Qui, l’acciaio e il carbone raccontano la storia della rivoluzione industriale ceca, ma è anche un luogo di incontro per eventi culturali, mostre e concerti che danno vita a queste imponenti strutture. Parco Nazionale dei Monti Beskydy Ma Ostrava non è solo industria. A pochi chilometri dalla …

Pastificio Gizzi di Paolo

La tradizione artigianale del Pastificio Gizzi

La tradizione artigianale del Pastificio Gizzi La tradizione artigianale del Pastificio Gizzi Nel cuore di Frosinone, il Pastificio Gizzi si erge come un baluardo della tradizione nella produzione di pasta fresca artigianale. Questo pastificio, guidato con passione e dedizione da Paolo Gizzi, rappresenta l’eccellenza nel settore grazie all’attenzione maniacale per la qualità e l’autenticità dei prodotti offerti. La passione di Paolo Gizzi Paolo Gizzi, erede di una lunga tradizione familiare, ha trasformato il Pastificio in un vero e proprio laboratorio di innovazione e qualità. Con una formazione familiare e un amore per la cucina, Paolo ha integrato tecniche moderne mantenendo al contempo le antiche ricette di famiglia. La sua dedizione alla perfezione si riflette in ogni singolo pezzo di pasta che esce dal laboratorio. Materie prime di eccellenza Il segreto del successo del Pastificio Gizzi risiede nella scelta delle materie prime. Solo le migliori farine italiane, tra cui la rinomata semola di grano duro di Altamura, vengono utilizzate. Inoltre, le uova fresche provenienti da galline allevate a terra e gli ingredienti locali garantiscono un prodotto finale di altissima qualità. La filosofia del “km 0” è al centro della produzione, sostenendo così anche i produttori locali. Un’esperienza sensoriale Visitare il Pastificio Gizzi è un’esperienza sensoriale a tutto tondo. I clienti possono osservare da vicino il processo di produzione, che utilizza macchinari artigianali mantenuti in perfette condizioni. Questi strumenti non solo conferiscono alla pasta una texture unica, ma rappresentano anche un legame tangibile con la tradizione del passato. Varietà di prodotti Il Pastificio Gizzi offre una vasta gamma di prodotti freschi, capaci di soddisfare ogni palato. Tra le specialità troviamo: Ravioli ripieni di ricotta e spinaci, zucca e amaretti, e molte altre varianti. Tortellini: il classico emiliano ripieno di carne. Gnocchi: soffici e leggeri, preparati con patate fresche. Fettuccine: ideali per piatti ricchi e sostanziosi. …

Grigliata per ferragosto di stella del morrone

Grigliata di carne per il ferragosto ormai alle porte

Grigliata di carne per il ferragosto ormai alle porte Grigliata di carne per il ferragosto ormai alle porte Questa festività rappresenta un’occasione perfetta per riunirsi con amici e parenti, godendo del sole estivo e di un buon pranzo all’aperto. Vi proponiamo una grigliata di carne che renderà la vostra giornata davvero speciale, grazie alla collaborazione con la rinomata Norcineria La CAR di Patrica e Frosinone e l’arte culinaria di Stella del Morrone e Giovanni Fedeli. La carne di qualità La carne è il vero cuore pulsante di ogni grigliata di successo, e quella della Norcineria La CAR è sinonimo di qualità, freschezza e sapore autentico. Selezionata con la massima cura, questa carne di maiale è perfetta per essere grigliata, offrendo un gusto genuino che rispetta le tradizioni culinarie italiane. Stella del Morrone e Giovanni Fedeli Hanno creato una ricetta che esalta al massimo queste caratteristiche, proponendo una marinatura semplice ma efficace. Il segreto di questa grigliata risiede proprio nella marinatura: salsicce, spiedini, braciole e pancetta di maiale vengono immersi in un mix di olio extravergine di oliva, rosmarino fresco, sale e pepe. Per un tocco personale, potete arricchire la marinatura con timo, salvia, aglio o vino bianco, a seconda dei vostri gusti. La carne viene lasciata marinare per almeno 2-8 ore, per garantire una consistenza morbida e un sapore ricco e aromatico. Quando è il momento di grigliare, il profumo che si sprigiona conquisterà tutti, promettendo un’esperienza culinaria indimenticabile. Immaginate il sole che splende, la compagnia dei vostri cari, e una grigliata fumante che vi aspetta in tavola. Con la carne di qualità della Norcineria La CAR e la ricetta di Stella e Giovanni, il Ferragosto di quest’anno sarà un vero trionfo di sapori e convivialità. Prepariamoci a vivere un Ferragosto all’insegna del gusto e della convivialità. Ferragosto è alle porte e non c’è niente di meglio di una grigliata di carne per celebrare …