Aurora dolce e salato

La Pasticceria Aurora

La Pasticceria Aurora: l’arte dei dolci nella Ciociaria La Pasticceria Aurora , un’oasi culinaria nel cuore alle porte di Alatri, dove tre eccezionali pastry chef, Donata, Emanuela e Manuela, guidano la creazione di dolci straordinari. La loro pasticceria rappresenta l’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, piacere e benessere, ed è una pietra miliare nell’arte della pasticceria moderna. Per loro, la pasticceria non è solo un mestiere: è un’arte. È l’armoniosa fusione di ingredienti pregiati, precisione nelle proporzioni e passione. La loro vera virtù? La pazienza, senza la quale non si possono creare i dolci migliori. Ogni ingrediente è selezionato con cura, ogni fase di produzione è eseguita con meticolosità, rispettando rigorosamente i tempi di lievitazione naturale per garantire la leggerezza, la digeribilità e la croccantezza dei loro dolci. La loro filosofia è semplice: ingredienti di eccellenza. Utilizzano solo materie prime di altissima qualità, instaurando relazioni durature con i loro fornitori. Il risultato? Una selezione di dolci unici, in cui ogni morso è un’esperienza straordinaria. La Pasticceria Aurora è situata tra Frosinone e Alatri, in una location che mantiene un’atmosfera calorosa di una famiglia unita. Il loro orgoglio è di riuscire a mantenere un contatto diretto con i clienti e di partecipare attivamente alle principali fiere del settore, seguendo i vari corsi di aggiornamento. Donata, Emanuela e Manuela non dimenticano mai le loro radici come piccolo laboratorio artigianale alle porte di Alatri, dove sono nati i dolci tradizionali che tanto amiamo. Tuttavia, investono costantemente in ricerca e sviluppo, per creare prodotti moderni, pensati per i palati dei consumatori di oggi e di domani. Unisciti alla Pasticceria Aurora in questo affascinante viaggio attraverso i sapori, l’arte e la scienza dei dolci perfetti. I loro ingredienti base per prodotti esclusivi e genuini FARINA: Utilizziamo solo le migliori farine selezionate da mulini di fiducia. UOVA: Tutti i prodotti contengono …

concorso monna oliva

Monna Oliva 2023

Monna Oliva 2023 Il Concorso Monna Oliva 2023 celebra l’eccellenza dell’olive da tavola Roma, 9 settembre 2023 – L’Ex Cartiera Latina, situata in Via Appia Antica 42, Roma, è stata il palcoscenico di un evento straordinario per gli amanti dell’olio extra vergine d’oliva e delle olive da tavola. Il Concorso Monna Oliva 2023 ha celebrato la passione e la dedizione dei produttori italiani, riunendo esperti del settore, relatori e appassionati per discutere le sfide e le opportunità dell’olivicoltura da tavola. L’VIII Focus Nazionale sulle olive da mensa Il tema principale dell’VIII Focus Nazionale del Concorso Monna Oliva è stato “Opportunità e criticità dell’olivicoltura da tavola”. I relatori e i produttori italiani hanno messo in evidenza l’andamento in crescita del consumo di olive da tavola in Italia, nonostante le difficoltà causate dai cambiamenti climatici. Inoltre, hanno esplorato i possibili scenari futuri della produzione olivicola nel paese. Riconoscimenti di qualità per i produttori italiani Il cuore del Concorso Monna Oliva è la competizione tra i produttori provenienti da diverse regioni italiane. Questi talentuosi artigiani dell’olio extra vergine d’oliva e delle olive da tavola hanno ricevuto meritati riconoscimenti di qualità nelle seguenti categorie: Olive verdi in salamoia al naturale Olive nere in salamoia al naturale Olive condite Olive grinze Olive in salamoia Le varie categorie rappresentano la vasta gamma di prodotti che caratterizzano l’industria delle olive da tavola in Italia, mostrando la diversità e la creatività dei produttori. Il convegno moderato da Tiziana Briguglio La giornalista agroalimentare Tiziana Briguglio ha moderato il convegno, guidando le discussioni tra i partecipanti. L’evento è stato aperto dalla direttrice del Parco dell’Appia Antica, Alma Rossi, ed è stato arricchito dalle parole di importanti figure del settore agricolo, tra cui Paolo Gramiccia, dirigente regionale dell’Agricoltura, Andrea Bottaro, Presidente dell’Associazione Periti Agrari, Alfredo D’Antimi, Presidente regionale dell’Associazione Città dell’Olio, …

weekend in ciociaria

Weekend in Ciociaria

Weekend in Ciociaria Cosa fare sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre Un fine settimana in cui c’è ancora voglia di stare all’aria aperta, tra escursioni, sagre, eventi culturali e mercatini sparsi in tutta la provincia di Frosinone! Seguite i nostri consigli. Sagra dell’uva cesanese a Piglio La Sagra dell’Uva Cesanese a Piglio è un evento di grande tradizione e importanza nella provincia di Frosinone. Questa sagra celebra il vino Cesanese, il più antico della Ciociaria e ora riconosciuto come DOCG. L’atmosfera è festosa e coinvolgente, con fiumi di vino che scorrono, musica popolare e una varietà di prodotti tipici che diventano protagonisti dell’evento. La sagra offre l’opportunità di riaprire le antiche cantine del centro storico di Piglio, permettendo ai visitatori di immergersi nella tradizione vinicola della zona. Durante la manifestazione, vengono organizzati canti e balli tradizionali ciociari, portando in vita la cultura e la storia della regione. Un aspetto interessante di questa edizione della Sagra dell’Uva è l’inedita “CiociArt”, una mostra di costumi ciociari raccontati attraverso le opere dei più famosi pittori europei del XIX e XX secolo. Questa esposizione offre un’affascinante visione della cultura e delle tradizioni locali attraverso gli occhi degli artisti. L’evento presenta anche spettacoli musicali, presentazioni di libri e una varietà di piatti tipici dell’agricoltura, della zootecnia e dell’artigianato locale. La Sagra dell’Uva è un’occasione unica per immergersi nella cultura e nella gastronomia ciociara e per celebrare il prestigio del vino Cesanese. Veroli DOC Veroli DOC è un evento che promuove il territorio, la cultura e le eccellenze enogastronomiche di Veroli, una splendida cittadina nella Ciociaria. Questa iniziativa offre l’opportunità di conoscere e apprezzare le bellezze di Veroli attraverso una serie di attività coinvolgenti. Uno dei punti salienti di Veroli DOC sono le visite guidate organizzate da Aironeinforma . Queste visite permettono ai visitatori di esplorare …

Olio evo nelle fitopreparazioni

Gli oleoliti

Gli oleoliti Gli oleoliti Olio evo nelle fitopreparazioni L’olio extravergine di oliva oltre ad essere un ottimo alimento dalle molteplici attività benefiche per la salute, rappresenta anche il mezzo ottimale per l’estrazione di alcuni principi attivi contenuti all’interno di parti di piante officinali denominate droghe (ovvero la parte utile della pianta da utilizzare per l’estrazione). Le droghe utilizzate possono essere le sommità fiorite, le foglie, i semi, le cortecce e le radici. L’olio EVO viene utilizzato per la formulazione degli oleoliti L’oleolito è un preparato fitoterapico, che si avvale dell’olio (extravergine di oliva, olio di vinaccioli, olio di mandorle dolci, oppure olio di girasole) utilizzato come opportuno solvente in grado di estrarre i principi attivi di natura liposolubile. Tali principi attivi vengono sottoposti ad    una macerazione a freddo per un determinato periodo di tempo, dipendente dal tipo di droga e pianta utilizzata. La pianta dovrà essere raccolta nel periodo più idoneo dell’anno, in cui i principi attivi sono più concentrati. Tale periodo, tipico per ogni pianta, viene detto “tempo balsamico”. La parte della pianta utilizzata deve essere opportunamente triturata e posta a contatto con tali solventi oleosi. Al termine del periodo di macerazione (che generalmente è effettuata al buio), il prodotto viene debitamente filtrato, ottenendo un olio contenente le preziose sostanze liposolubili, di cui era ricca la pianta di provenienza. Per l’oleolito di Iperico, la cui macerazione va effettuata alla luce diretta dei raggi solari, l’estrazione migliore si ottiene attraverso l’uso dell’Evo come solvente. In fitoterapia, gli oleoliti sono utilizzati per via dermica applicandoli sulla cute con leggeri massaggi e delicate frizioni. In tal modo, il principio attivo estratto penetrerà attraverso l’epidermide negli strati sottostanti esplicando, per esempio, azioni emollienti, antinfiammatorie, cicatrizzanti, antirossore, lenitive ed anche antireumatiche. Ognuna di questa azione dipenderà dalla pianta utilizzata e dal tipo di sostanza …

Castello Boncompagni Viscogliosi

Isola del Liri – Castello Boncompagni Viscogliosi

Isola del Liri – Castello Boncompagni Viscogliosi Isola del Liri – Castello Boncompagni Viscogliosi Il castello Boncompagni – Viscogliosi è monumento nazionale e può essere definito il complesso architettonico meglio conservato in tutta la Provincia di Frosinone. Maestoso, è situato su di un masso di travertino che bloccando il passaggio del fiume Liri, lo induce a dividersi in quei due rami che formano le famose cascate alte 27 metri: la Cascata Verticale e la Cascata del Valcatoio. Inizialmente, intorno all’anno Mille, nel luogo dove ora sorge il castello, vi erano delle costruzioni che i monaci benedettini usavano come punti di raccolta e di preghiera con i fedeli. In seguito, a causa delle scorribande di saraceni e turchi, quei luoghi diventarono un rifugio delle popolazioni rurali che scappavano per mettere in salvo se stessi e il bestiame. La storia del castello vero e proprio inizia nel XV secolo con Leonardo Della Rovere, nipote di Papa Sisto IV, che fissò ivi la sua residenza. Alla morte di Leonardo, il castello fu ereditato dal fratello Giovanni, imparentato con Federico di Montefeltro, Duca di Urbino. Proprio in quegli anni, il 5 agosto del 1946, fu organizzata una congiura dai Cantelmo e dai Della Rovere contro gli spagnoli Aragonesi a favore dei francesi Angioini, per preparare la riconquista del Regno di Napoli con il sostegno anche del clero locale. Tuttavia la congiura fu soffocata nel sangue e l’unico a sopravvivere fu Giovanni Della Rovere. Il castello rimase nelle mani dei Della Rovere fino al 1579, l’anno in cui venne acquistato da Papa Gregorio XIII; si dice che il prezzo pagato fu di 100 mila scudi “di oro in oro”. Il figlio Jacopo fu investito “Duca di Sora e di Arce” il 19 aprile 1580 e divenne possessore del castello alla morte del padre nel 1585, …

"Speciale Alatri"

Finalmente Arte in provincia di Frosinone

Finalmente Arte in provincia di Frosinone In questa rubrica “ Speciale Alatri “, ho voluto attribuire un notevole lustro e spazio, riflettendo l’importanza che questo comune riveste per l’intera nostra provincia. Nei mesi scorsi, abbiamo assistito a una serie di eventi che hanno suscitato gioia nell’intera comunità. Ora, avvicinandoci a settembre, desidero focalizzare l’attenzione sulla 34ª Biennale di Alatri, un evento atteso con fervore da appassionati d’arte provenienti da ogni dove. Dedicheremo ampio spazio a questa manifestazione, riconoscendone l’importanza e l’impatto culturale che essa offre. “Labirinti Possibili”: la 34ª Biennale d’Arte Contemporanea di Alatri Dal 4 settembre al 15 ottobre 2023, si terrà la 34ª Biennale d’Arte Contemporanea di Alatri, curata da Valeria De Siero e Davide Silvioli, con il tema “Labirinti Possibili“. Valeria De Siero e Davide Silvioli guidano con maestria e visione artistica l’evento dedicato all’esplorazione dell’arte contemporanea. La loro collaborazione si traduce in un’esperienza espositiva unica, dando vita a un percorso artistico che si sviluppa attraverso opere e concetti diversificati. Attraverso la loro curatela, De Siero e Silvioli offrono al pubblico un’opportunità di immergersi in un mondo di espressione e creatività, arricchendo la Biennale di Alatri con un’interpretazione avvincente e stimolante dell’arte contemporanea. L’evento prende vita e si sviluppa in diversi spazi, tra cui il Chiostro di S. Francesco e la Chiesa degli Scolopi, oltre a spazi all’aperto nei giardini dell’Acropoli. L’edizione si caratterizza per la partecipazione di dieci artisti, italiani e internazionali, di varie età e attivi nell’arte contemporanea attraverso diverse forme espressive: pittura, videoarte, performance, scultura e sound art. La mostra, intitolata “Labirinti Possibili“, intende riflettere sulla complessità dell’attualità sociale, rappresentata dal labirinto, simbolo che evoca sia fascino che spaesamento. Questo simbolo si ricollega a un’iconografia medievale rinvenuta ad Alatri, unica al mondo, raffigurante Cristo all’interno di un labirinto. L’inaugurazione ufficiale è prevista per il 3 settembre …

Cocktail con liquore alla mela verde

Il liquore alla mela di Sarandrea

Il liquore alla mela di Sarandrea Un’esplosione autunnale di gusto: il liquore alla mela di Sarandrea Nel cuore della stagione autunnale, quando i colori si fanno caldi e la natura si prepara per il riposo invernale, la Liquoreria Sarandrea ci presenta un’autentica delizia che cattura l’essenza stessa di questo periodo magico: il suo rinomato Liquore alla Mela Verde. Questo straordinario liquore incarna il calore della mela appena raccolta, combinando abilmente la dolcezza naturale con un tocco di raffinatezza. Artigianalità nelle bottiglie Sarandrea Creato con cura e passione, il Liquore alla Mela si distingue per il suo processo di produzione artigianale, in cui le mele selezionate con attenzione vengono trasformate in un elisir degno dei palati più esigenti. La base dolce e succosa delle mele è bilanciata da una nota leggermente acidula, donando al liquore una profondità di sapore che evoca memorie di passeggiate attraverso frutteti in fiore. La versatilità di questo liquore si rivela in tutta la sua gloria attraverso una serie di cocktail appositamente ideati per celebrare la stagione autunnale. Dai classici come il “Mela Mule Autunnale“, in cui il liquore alla mela si fonde armoniosamente con il piccante del ginger beer, ai più audaci come il “ Mela Margarita Autunnale “, che unisce il profilo fruttato del liquore con la calda dolcezza dello sciroppo d’acero, ogni sorso è un viaggio sensoriale attraverso la quintessenza dell’autunno. Eleganza in un bicchiere Che si tratti di sorseggiare il liquore da solo, gustandolo nella sua semplicità elegante, o di esplorare le molteplici possibilità offerte dai cocktail autunnali, il Liquore alla Mela è accogliente come una coperta in una serata fresca, avvolgente come il colore delle foglie che cambiano, questo liquore è l’invito perfetto a celebrare la magia dell’autunno in ogni sorso. Mela Mule Autunnale Ingredienti: 60 ml di liquore alla mela 30 ml di succo di limone …

Enoteca Apicius: Il Regno del Vino a Alatri

Enoteca Apicius

Enoteca Apicius Enoteca Apicius: il regno del vino ad Alatri Esplorando l’Enoteca Apicius: Un Viaggio nel Mondo del Vino “Oh tu, invisibile spirito del vino, se proprio non hai alcun nome con cui ti si possa chiamare, lascia pur che ti si chiami col nome del demonio!” (William Shakespeare) Uomini politici, scrittori, poeti, attori, filosofi…tutti hanno “speso” del buon tempo a gustare, a parlare e a lasciarci meravigliose citazioni sul vino, definito da Ernest Hemingway, “uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo, un privilegio assoluto, aggiungo io, al quale ognuno dovrebbe poter accedere. Cristian e Roberto Di Vico: custodi della passione per il vino È così che desidero introdurre la storia di due fratelli accomunati da un amore grande, il vino appunto, Cristian, sommelier Ais, e Roberto Di Vico dell’Enoteca Apicius di Alatri È un tardo ma caldissimo pomeriggio quando li incontro, quel caldo infernale che ti rende difficile anche solo il respirare, ma non appena entriamo nella loro enoteca ecco che il calore sparisce e al suo posto solo un meraviglioso stupore nel sorprendere tutte quelle bottiglie e tutte quelle #vitedaraccontare Ha così inizio il racconto della loro storia e della loro enoteca che si trova nel pian terreno di un antico palazzo, ora di loro proprietà, dove si trovava l’antica macelleria della mamma. Rare gemme enologiche: alla scoperta delle rarità dell’enoteca Difficile non rimanere stupefatta dalla tipologia di bottiglie che vedo, dai formati e da quei nomi di aziende e di etichette che ormai sono istituzioni, lustro e orgoglio nella storia del vino, ma rimanendo poi solo a sognare di quella parte “ancora più bella” di cui mi raccontano, che però resta celata e nascosta quasi a proteggere bottiglie frutto di una reperibilità faticosa e ostinata Si tratta di rarità assolute al cui solo parlarne gli occhi …

Castello Boncompagni Viscogliosi

Castello Boncompagni Viscogliosi.

Castello Boncompagni Viscogliosi. Isola del Liri Il castello Boncompagni Viscogliosi è monumento nazionale. Può essere definito il complesso architettonico meglio conservato in tutta la Provincia di Frosinone. Maestoso, è situato su di un masso di travertino che bloccando il passaggio del fiume Liri, lo induce a dividersi in quei due rami che formano le famose cascate alte 27 metri: la Cascata Verticale e la Cascata del Valcatoio . Inizialmente, intorno all’anno Mille, nel luogo dove ora sorge il castello, vi erano delle costruzioni che i monaci benedettini usavano come punti di raccolta e di preghiera con i fedeli. In seguito, a causa delle scorribande di saraceni e turchi, quei luoghi diventarono un rifugio delle popolazioni rurali che scappavano per mettere in salvo se stessi e il bestiame. La storia del castello vero e proprio inizia nel XV secolo con Leonardo Della Rovere, nipote di Papa Sisto IV, che fissò ivi la sua residenza. Alla morte di Leonardo, il castello fu ereditato dal fratello Giovanni, imparentato con Federico di Montefeltro, Duca di Urbino. Proprio in quegli anni, il 5 agosto del 1946, fu organizzata una congiura dai Cantelmo e dai Della Rovere contro gli spagnoli Aragonesi a favore dei francesi Angioini, per preparare la riconquista del Regno di Napoli con il sostegno anche del clero locale. Tuttavia la congiura fu soffocata nel sangue e l’unico a sopravvivere fu Giovanni Della Rovere. Famiglia Della Rovere Il castello rimase nelle mani dei Della Rovere fino al 1579, l’anno in cui venne acquistato da Papa Gregorio XIII; si dice che il prezzo pagato fu di 100 mila scudi “di oro in oro”. Il figlio Jacopo fu investito “Duca di Sora e di Arce” il 19 aprile 1580 e divenne possessore del castello alla morte del padre nel 1585, contribuendo al suo ampliamento e abbellimento. Nel 1796 il ducato fu venduto al Re di Napoli …

Lasciatevi incantare dalla Ciociaria

Lasciatevi incantare dalla Ciociaria

Lasciatevi incantare dalla Ciociaria Alla riscoperta delle eccellenze in Ciociaria: un’alternativa allo stallo del turismo di questa estate L’estate del 2023 ha lasciato dietro di sé un’amara sensazione di delusione. Nonostante le promesse e le campagne pubblicitarie del ministero del turismo, l’aumento record di turisti sulle nostre coste è rimasto solo un miraggio. Le prime pagine dei giornali erano piene di sconcertanti scontrini e prezzi esorbitanti dei locali e dei ristoranti, ombrelloni e lettini in spiaggia come fossero hotel di charme. Quest’anno è emersa una tendenza preoccupante: l’avidità economica ha preso il sopravvento, con lidi che hanno elevato i loro prezzi senza alcun riguardo e rispetto del turista. Tuttavia, in un panorama di delusioni, c’è una gemma nascosta che brilla: la Ciociaria. Se cercate un’esperienza autentica e lontana dal caos dei prezzi e della folla, la Ciociaria è la risposta. Questa provincia, a un passo da Roma, dal mare e da Napoli, offre un rifugio tranquillo e autentico per le famiglie in cerca di una vacanza rilassante e memorabile. Qui, il turismo enogastronomico è il fiore all’occhiello, con una vasta gamma di esperienze che soddisferanno sia i palati più esigenti che gli amanti della natura e dell’arte. Potrete immergervi nella cultura del vino attraverso la scoperta dei vini autoctoni come il Cesanese e il Maturano, godendo di degustazioni nelle cantine storiche lungo la Via del Cesanese o nella pittoresca Valle di Comino. Non dimenticate di provare le eccellenze culinarie locali, come la mozzarella di bufala di Amaseno e i piatti di carne e di pesce preparati dai nostri talentuosi chef. Per coloro che amano l’arte e la storia, le città d’arte della Ciociaria offrono un’ampia varietà di siti da esplorare. Veroli, Alatri, Arpino e Anagni sono solo alcune delle gemme culturali che vi aspettano, con le loro antiche chiese, monasteri …

Grotte di Collepardo – Ponte dei Santi – Certosa di Trisulti

Lasciatevi incantare dalla Ciociaria

Lasciatevi incantare dalla Ciociaria Alla riscoperta delle eccellenze in Ciociaria: un’alternativa allo stallo del turismo di questa estate L’estate del 2023 ha lasciato dietro di sé un’amara sensazione di delusione. Nonostante le promesse e le campagne pubblicitarie del ministero del turismo, l’aumento record di turisti sulle nostre coste è rimasto solo un miraggio. Le prime pagine dei giornali erano piene di sconcertanti scontrini e prezzi esorbitanti dei locali e dei ristoranti, ombrelloni e lettini in spiaggia come fossero hotel di charme. Quest’anno è emersa una tendenza preoccupante: l’avidità economica ha preso il sopravvento, con lidi che hanno elevato i loro prezzi senza alcun riguardo e rispetto del turista. Tuttavia, in un panorama di delusioni, c’è una gemma nascosta che brilla La Ciociaria Se cercate un’esperienza autentica e lontana dal caos dei prezzi e della folla, la Ciociaria è la risposta. Questa provincia, a un passo da Roma, dal mare e da Napoli, offre un rifugio tranquillo e autentico per le famiglie in cerca di una vacanza rilassante e memorabile. Qui, il turismo enogastronomico è il fiore all’occhiello, con una vasta gamma di esperienze che soddisferanno sia i palati più esigenti che gli amanti della natura e dell’arte. Potrete immergervi nella cultura del vino attraverso la scoperta dei vini autoctoni come il Cesanese e il Maturano, godendo di degustazioni nelle cantine storiche lungo la Via del Cesanese o nella pittoresca Valle di Comino. Non dimenticate di provare le eccellenze culinarie locali, come la mozzarella di bufala di Amaseno e i piatti di carne e di pesce preparati dai nostri talentuosi chef. Per coloro che amano l’arte e la storia, le città d’arte della Ciociaria offrono un’ampia varietà di siti da esplorare. Veroli, Alatri, Arpino e Anagni sono solo alcune delle gemme culturali che vi aspettano, con le loro antiche chiese, monasteri e …

Eccellenze vinicole d’agosto

Eccellenze vinicole d’agosto

Eccellenze vinicole d’agosto: il trionfo di Cantine Giovanni Terenzi e L’Avventura Un mese di agosto si schiude come un prezioso calice, colmo di soddisfazioni ineguagliabili, irradiando una luce avvolgente sul nostro Cesanese, una terra che da sempre custodisce tesori vinicoli senza eguali. Apoteosi di gusto e successo al 32° Merano WineFestival: Era il 32° Merano WineFestival, un sontuoso ritrovo di maestri vinicoli, un’elevata celebrazione dell’arte enologica aveva già lasciato un’impronta con un altro Cesanese. Eppure, tra questa platea di eccellenze, emerse con una maestosità disarmante Vini Giovanni Terenzi e L’Avventura, elevando il nome del Cesanese a nuove vette di gloria. Vini Giovanni Terenzi: Colle Forma 2020 Cesanese del Piglio Superiore DOCG Ecco il Colle Forma 2020 Cesanese del Piglio Superiore DOCG firmato da Vini Giovanni Terenzi, un vino che è un viaggio nel tempo e nello spazio. Ogni sorso è una cronaca d’amore tra il terreno e la vite, una narrazione lunga generazioni di dedizione e passione che si traduce in questa bottiglia sublime. Le note gustative si dipanano come pagine di un romanzo avvincente, trasportandoci tra strati di sapore e aromi profondi. L’Avventura: Picchiatello 2020 Cesanese del Piglio Superiore DOCG Ecco a voi L’Avventura e il suo capolavoro Picchiatello 2020 Cesanese del Piglio Superiore DOCG. Qui ogni sorso è un passo audace nell’ignoto, una mossa coraggiosa che abbraccia la straordinarietà. Si tratta di un inno all’eccezionalità, una sinfonia di sapori e fragranze che si intrecciano e danzano sul palato, raccontando una storia di ricerca e innovazione. Un’unione di passioni: Cesanese Questo mese di trionfi e conquiste ha ribadito una verità irrefutabile: il successo è la somma di anni di dedizione infaticabile, della profonda conoscenza del terreno e dell’arte della vinificazione. Le bottiglie di Colle Forma di Giovanni Terenzi e Picchiatello de l’Avventura, incarnano l’anima del Cesanese, catturando in un calice …

Ristorante Rocca di Rivituro

Ristorante Rocca di Rivituro

Ristorante Rocca di Rivituro: esperienza gastronomica autentica a Guarcino Celebrazione dei sapori nel cuore Guarcino Scopri il Ristorante Rocca di Rivituro a Guarcino, dove ogni momento culinario è un’immersione nel cuore pulsante della Ciociaria. Nel suggestivo ambiente dell’antica torre di Rivituro, vivrai un’esperienza gastronomica che unisce tradizione e innovazione. Dalla cucina radicata nella ricca eredità locale ai piatti ispirati alla modernità, il nostro menu ti invita a scoprire l’autenticità di Guarcino attraverso sapori e profumi unici. Prenota ora per un viaggio enogastronomico indimenticabile. Gli Eventi: “celebrazione indimenticabile presso Rocca di Rivituro, Guarcino” Eventi speciali immersi nella bellezza di Guarcino Rocca di Rivituro è la cornice ideale per eventi memorabili. Dai matrimoni romantici alle cene di compleanno, il nostro ristorante offre un ambiente autentico e incantevole. Immersi nella bellezza naturale di Guarcino, ogni occasione è resa magica dai nostri ambienti accoglienti e dal servizio impeccabile. Celebra i momenti speciali con noi e trasforma ogni evento in un capitolo prezioso della tua vita.” La Natura: “esperienza gastronomica immersa nella natura presso Rocca di Rivituro, Guarcino” Una sinergia di gusti eccezionali e panorami incontaminati Esplora Rocca di Rivituro, dove la gastronomia si fonde con la natura incontaminata. Nel cuore della Ciociaria, il nostro ristorante offre panorami mozzafiato sulle montagne di Campocatino. Vivi un’esperienza che celebra la bontà del cibo e la magnificenza del territorio, immergendoti in un connubio di sapori autentici e paesaggi spettacolari. La Cucina: “Ristorante Rocca di Rivituro: cucina d’autore a Guarcino” Eccellenza culinaria nella tradizione e nell’innovazione Esperienza culinaria senza compromessi presso Rocca di Rivituro, Guarcino. La nostra cucina radicata nella tradizione locale, reinterpretata con maestria dallo Chef Luca Verdecchia, celebra i sapori autentici di Guarcino. Dall’arte della presentazione alla passione nel cucinare, ogni piatto riflette l’anima di questa terra. Prenota ora per un’immersione culinaria che unisce gusto e autenticità. Le Pizze: “gusto autentico: pizza a lunga …

Roccasecca - Castello dei Conti d’Aquino

Roccasecca – Castello dei Conti d’Aquino

Roccasecca – Castello dei Conti d’Aquino Roccasecca – Castello dei Conti d’Aquino Il castello dei Conti d’Aquino: una storia millenaria di potere e conquiste Scopri i resti del castello dei Conti d’Aquino a Roccasecca Sulla cima del versante occidentale del Monte Asprano, nel comune di Roccasecca, sorgono i resti del castello dei Conti d’Aquino, oggigiorno totalmente in rovina ma ancora osservabili da vicino. Il castello fu costruito nel 995 per volere dell’Abate Monsone di Montecassino che l’anno prima aveva ottenuto la concessione di tutto il massiccio del Monte Asprano, essendosi alleato con la potente famiglia dei Conti d’Aquino di Pontecorvo. Un’antica fortezza difensiva: il castello dei Conti d’Aquino L’obiettivo era quello di difendere e controllare il vasto territorio della Valle del Liri, della Valle del Sacco e della Valle del Melfa. Tuttavia, le mire espansionistiche dell’Abate non furono valutate positivamente dalla famiglia longobarda che, nel 996, con il conte Adenolfo III, attaccò il castello distruggendolo, catturando e accecando l’Abate. Il castello fu ricostruito intorno all’anno mille dagli stessi Conti d’Aquino che ne ebbero il possesso fino al 1139, anno della pace di S.Germano che segnò la fine della contea d’Aquino e la vittoria dei normanni di Ruggero II. Dopo una serie di eventi storici, il castello dai normanni passò nuovamente all’Abbazia di Montecassino per tornare infine nelle mani nel nuovo ramo della famiglia dei conti d’Aquino di Roccasecca, nel 1157. Landolfo e Rinaldo II d’Aquino ampliarono la struttura, aggiungendo anche una torre cilindrica, che riuscì a resistere all’assedio delle truppe dell’Imperatore Enrico VI di Svevia nel 1197. Il legame tra il castello dei Conti d’Aquino e S. Tommaso d’Aquino All’interno delle mura del castello, nel 1225, venne alla luce S. Tommaso d’Aquino, uno degli esponenti più importanti della filosofia e della teologia italiana. All’interno della fortezza alloggiò anche per un …

Ferragosto in Ciociaria

Ferragosto in Ciociaria: un’esplosione di eventi da scoprire

Ferragosto in Ciociaria: un’esplosione di eventi da scoprire Una festività tanto attesa quanto amata, si avvicina con una serie di eventi imperdibili. Da Alatri a Collepardo, da Casalvieri a Serrone, la provincia di Frosinone si prepara a celebrare il Ferragosto in grande stile, offrendo un’ampia gamma di attività e spettacoli per soddisfare ogni interesse. Ecco un’anteprima di ciò che vi attende in questa affascinante regione. Festival Internazionale del Folklore “Flavio Fiorletta” a Alatri Dal 12 al 15 Agosto 2023, Alatri diventerà il palcoscenico di un evento straordinario: la 52ª edizione del Festival Internazionale del Folklore “Flavio Fiorletta”. Questo festival attira visitatori da tutto il mondo, grazie alla sua ricca offerta di spettacoli, convegni, seminari e laboratori che abbracciano sia la musica che i mestieri antichi. I visitatori potranno ammirare artisti provenienti da diverse nazioni, unendo tradizioni e culture in un’esperienza unica. Durante l’evento, saranno organizzati spettacoli itineranti pomeridiani per le vie del centro storico, trasformando Alatri in un palcoscenico vivace e coinvolgente. Mysterium: Un Tuffo nel Passato a Ferragosto Sempre ad Alatri, se siete amanti del mistero e del fascino del passato, non potete perdere Mysterium, un evento che vi farà rivivere il Medioevo con un’atmosfera avvolgente. L’evento si terrà il 15 Agosto dalle ore 19 fino a tarda notte, offrendo un’esperienza immersiva attraverso la storia e la cultura dell’epoca. Lasciatevi coinvolgere in un viaggio nel tempo e scoprite i segreti e le meraviglie del passato in un contesto unico e affascinante. La Panarda: gusto e tradizione a Villa Santo Stefano Villa Santo Stefano ospiterà un’esperienza culinaria unica nel suo genere: la Panarda. In concomitanza con i festeggiamenti religiosi dell’Assunta, la tradizionale distribuzione della panarda sarà accompagnata dalla musica live dei celebri “Ricchi e Poveri”. Questo piatto popolare a base di ceci sarà l’emblema della tradizione culinaria ciociara, arricchita dall’atmosfera …