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Un viaggio diVino: sapori e cultura sull’Appia Antica

a cura di Alfio Mirone

17 Giugno 2024

Un viaggio diVino: sapori e cultura sull’Appia Antica

Da Roma ai Castelli Romani

Intraprendere un viaggio lungo la strada dell’Appia Antica, da Roma ai Castelli Romani, è un’immersione nei sapori e nei profumi di una terra ricca di storia e tradizioni. Questo cammino invita a scoprire il cuore della cucina e dell’enologia romana, seguendo le antiche orme dei Romani.

Ogni tappa offre incontri con meraviglie naturali e culturali, dove la cucina celebra i sapori locali con creatività e rispetto per la tradizione. Le aziende vinicole sono un’eccellenza crescente. Qui, la passione per la viticoltura si traduce in vini che raccontano la storia e l’identità di questa terra. Le cantine visitate sono animate da persone dedite alla produzione di vini straordinari, simboli di un rinnovato splendore enologico.

In questo viaggio, ogni calice di vino offre un’esperienza sensoriale unica, creando un legame profondo con il territorio. Questo percorso non è solo una guida, ma un’esperienza di vita da assaporare con tutti i sensi.

Tor Carbone

Ed è proprio con questo spirito che ci avventuriamo nella scoperta della Scuola Alberghiera Tor Carbone: un viaggio enogastronomico tra tradizione e innovazione. Il nostro viaggio inizia qui, nel cuore dell’Appia Antica, in una vera istituzione formativa della capitale, oggi intitolata al giovane e talentuoso chef Alessandro Narducci.

Sono qui per l’evento conclusivo di Mercati d’Autore, un progetto ambizioso che trasforma i mercati locali in palcoscenici gastronomici. Nella storica villa del regista Rossellini, ora sede dell’istituto Tor Carbone, durante la giornata, si è tenuta la premiazione del premio Narducci-Puleio. Un concorso istituito in memoria dei due ragazzi scomparsi prematuramente, con la partecipazione di studenti di cinque istituti alberghieri e la supervisione di chef rinomati come Daniele Lippi, Giuseppe Di Iorio e Iside De Cesare.

In questa cornice suggestiva, ho avuto la fortuna di conoscere Maurizio Narducci, il papà di Alessandro, un uomo che non ha mai smesso di credere nei giovani, istituendo un premio per i migliori studenti proprio per celebrare la chiusura di “Mercati d’Autore”. Le sue parole durante la presentazione, colme di gratitudine e commozione, hanno sottolineato l’importanza di sostenere le nuove generazioni e mantenere viva la memoria di Alessandro.

L’Istituto Tor Carbone si conferma un faro nella formazione enogastronomica a Roma, promuovendo progetti innovativi che celebrano la cultura del cibo e del vino, onorando al contempo la memoria di talenti scomparsi troppo presto.

La prima tappa ai castelli romani è di grande impatto

In una terra di poesia e tradizione, immersa tra le dolci colline dei Castelli Romani, si cela una gemma preziosa che sussurra storie di passione e innovazione: la cantina Colle Picchioni. È qui, a Marino in loc. Frattocchie, che si snoda un racconto fatto di amore per la terra e dedizione familiare.

Tutto iniziò con Paola Di Mauro, una visionaria degli anni ’50 che vide in quei terreni una sfida da vincere e un’opportunità da cogliere. Trasformò un semplice appezzamento in una fucina di eccellenza vitivinicola. La sua prima vendemmia nel 1974 segnò l’inizio di un’avventura straordinaria. Da quel momento, Colle Picchioni non fu più solo una cantina, ma un laboratorio a cielo aperto, frequentato da personaggi come Luigi Veronelli e Daniele Cernilli.

Ogni passo, ogni scelta, rifletteva un impegno verso la qualità senza compromessi. E così, sotto la sua guida sapiente, prima, e di suo figlio Armando, poi, la cantina fiorì, guadagnandosi un posto d’onore nel panorama enologico italiano. Oggi, la torcia è nelle mani di Valerio e sua moglie Laia, che continuano a intrecciare tradizione e innovazione con una grazia ineguagliabile.

Colle Picchioni

Situata in una posizione incantevole, Colle Picchioni gode di un microclima unico, influenzato dal mare e dal lago di Albano. Questo, insieme a tecniche di coltivazione sostenibili, contribuisce a creare vini che sono autentiche espressioni del territorio.

Ma la magia non si ferma al vino. Il ristorante e gli eventi enogastronomici offrono esperienze sensoriali che fondono i sapori del vino con l’arte culinaria. Questi momenti speciali celebrano l’unione perfetta tra cibo e vino, creando ricordi indimenticabili per chi li vive.

Valerio porta avanti la missione di creare esperienze vinicole che vanno oltre il semplice assaggio. Ogni bottiglia è un viaggio nel tempo, un tributo alla tradizione e all’innovazione, un omaggio alla passione di una famiglia che ha dedicato la propria vita alla viticoltura.

Venite a esplorare un mondo di sapori autentici e raffinati, dove ogni dettaglio è curato con amore e dedizione, per offrirvi un’esperienza unica e coinvolgente.

Dino Limiti

Dopo aver assaporato l’essenza di Colle Picchioni, il nostro viaggio continua verso un’altra azienda vitivinicola: Dino Limiti. Situata a Marino, famosa per la “Sagra dell’Uva” e il suo legame con la famiglia Colonna, Dino Limiti incarna l’unione perfetta tra tradizione e innovazione.

Dino Limiti, un nome che racchiude l’essenza del territorio, ha radici profonde che affondano nel cuore dei vigneti curati con amore e attenzione. Qui, ogni grappolo racconta la storia di una famiglia che ha trasformato il lavoro della vite in un’arte sublime. Dai tempi del nonno Tullio, passando per il padre Tito, fino a Dino, ogni generazione ha aggiunto un tassello prezioso alla storia di questa cantina.

In questo angolo di paradiso, la filosofia dell’azienda è chiara: sostenibilità, qualità e rispetto per la terra. Un connubio di tecniche tradizionali e moderne che si fondono in armonia, creando vini dalle note fruttate e dai sentori erbacei, che sussurrano la poesia del territorio. Ogni bottiglia è il risultato di un impegno costante, di uno studio meticoloso e di una selezione accurata delle uve.

Nel panorama della viticoltura, Dino Limiti ha saputo farsi un nome, conquistando riconoscimenti in Italia e all’estero.

Etichette come “Campo Fattore”, “Colle del Turchetto” e “Costa Rotonda” sono simboli di eccellenza, frutto di una visione che guarda oltre i confini, lavorando con vigneti internazionali oltre che autoctoni.

L’azienda non è solo un produttore di vini, ma un custode della tradizione, un innovatore che guarda al futuro senza dimenticare le radici. Qui, tra i filari che danzano al ritmo del vento, si celebra la “Sagra dell’Uva”, dove le fontane di Marino sgorgano vino, un omaggio a una terra generosa e a una comunità che vive di passione.

Venite a scoprire Dino Limiti, dove ogni sorso è un viaggio nei sapori autentici, dove il passato e il presente si intrecciano in un’esperienza sensoriale unica. Qui, il vino è più di una bevanda: è una storia d’amore, di dedizione e di innovazione.

Restiamo a Marino dove si celebra la Sagra dell’Uva, durante la quale dalle fontane sgorga vino, e mi dirigo a pranzo al Ristorante For de Porta.

La gastronomia del territorio: un valore aggiunto

Immagina di varcare la soglia del Ristorante, dove la passione di Marco Fabi trasforma ogni pasto in un viaggio nel tempo. La cucina tipica romana e castellana prende vita in un contesto ricco di tradizioni e storie affascinanti.

La territorialità è il cuore pulsante della cucina. Questo legame diretto con la terra permette di offrire piatti semplici ma straordinari, valorizzando al massimo ogni ingrediente. Non è solo una moda: è una scelta di vita che punta alla salute e alla sostenibilità.

For De Porta, ricavato da una cantina storica, conserva le sue grotte adibite alla conservazione del vino, tutt’oggi visitabili. Questi spazi offrono un suggestivo percorso sotterraneo che collegava tutto il centro storico di Marino, durante la seconda guerra mondiale.

Ma il fiore all’occhiello è il Museo del Vino, una collezione privata curata da Marco Fabi. che custodisce le chiavi del museo, organizzando visite guidate al suo interno. Il museo raccoglie attrezzature enologiche e vitivinicole tipiche della zona, utilizzate fino a pochi anni fa. Venire al For De Porta non è solo un’esperienza gustativa, ma un vero e proprio viaggio emozionale che ti farà vivere secoli di storia e tradizioni, in un equilibrio perfetto tra sapori e cultura.

Da Marino ci spostiamo verso Grottaferrata per continuare il nostro viaggio alla scoperta delle eccellenze locali. La prima tappa è l’Azienda Agricola Depau Silvio, guidata da Demetrio Depau, per poi dirigerci verso La Torretta, un’azienda vinicola che ci conduce in un’antica storia.

Un inno alla tradizione e alla qualità

Nella pittoresca Grottaferrata, l’Azienda Agricola Depau Silvio rappresenta un autentico gioiello di tradizione e qualità sin dal 1978. Questa azienda familiare, specializzata nell’allevamento di pecore e nella produzione di formaggi a base di latte ovino, custodisce e perpetua con amore le antiche arti casearie, rispettando la natura e i suoi ritmi ancestrali.

Demetrio guida l’azienda con passione e dedizione. Ereditando dai suoi genitori un profondo rispetto per la qualità e l’autenticità; ha saputo innestare innovazioni che hanno portato l’azienda a nuove altezze di eccellenza. Ogni giorno, il latte fresco delle pecore viene trasformato in una sinfonia di formaggi deliziosi e genuini, tra i tanti troviamo il primo sale, il pecorino stagionato, fino alla fresca e vellutata ricotta.

Tra queste creazioni, emerge un formaggio a pasta morbida che incanta il palato, un’esperienza gustativa che ricorda la dolcezza del taleggio e la delicatezza dello stracchino. Ogni morso è un viaggio emozionale, un piacere raro che solo pochi formaggi sanno offrire.

Lasciatevi conquistare dai loro formaggi d’eccellenza.

Un viaggio nella storia e nella natura

La Torretta non è solo un’azienda agricola, ma un vero e proprio viaggio nel tempo e nella natura. Certificata biologica e biodinamica, questa azienda produce vino naturale vinificando solo uva coltivata nei propri terreni. Utilizzano materiali naturali come la terracotta per le anfore e il legno di castagno locale per le botti, mantenendo un forte legame con le tradizioni del territorio.

Maria e Riccardo, le menti e i cuori dietro questa meravigliosa avventura, credono fermamente nel fare le cose secondo natura. Sono orgogliosi di dare nuovo lustro alla produzione agricola di queste terre storiche e incantevoli.

Vinificare in un’antica grotta scavata a mano nel tufo, risalente a prima dell’età di Cristo, è una delle caratteristiche distintive della Torretta. Questa grotta offre un ambiente ideale per le botti di vino, proteggendole da eccessive oscillazioni termiche. Oltre al vino, l’azienda si dedica anche alla produzione di miele e olio extravergine di oliva, mantenendo un impegno costante verso la qualità e la sostenibilità.

Piccole grandi eccellenze

Visitare La Torretta significa immergersi in una storia millenaria e in una cultura agricola che ha radici profonde.

Concludiamo questa prima puntata visitando altre due chicche dei Castelli Romani: l’Enoteca Verdescuro e la Norcineria Bernabei.

L’Enoteca Verdescuro è un accogliente winebar che offre una selezione eccezionale di vini naturali al calice, birre artigianali e distillati. È il posto ideale per rilassarsi e godersi un vino di qualità in un’atmosfera piacevole e raffinata. La passione di Beatrice per i prodotti di eccellenza si riflette in ogni dettaglio, dall’accurata selezione delle etichette alla calorosa accoglienza riservata agli ospiti.

Ma non possiamo lasciare i Castelli Romani senza fare una tappa alla Norcineria Bernabei a Marino. Questa storica norcineria, fondata nel 1912, è famosa per la produzione di salumi della tradizione romana e prodotti innovativi, come le sue rinomate salsicce e la porchetta.

Vitaliano Bernabei e la sua famiglia, che gestiscono la norcineria da generazioni, sono noti per la loro dedizione alla qualità e per l’uso di maiali neri reatini.

Desidero inoltre menzionare l’azienda L’oro delle donne, una realtà che rappresenta l’essenza della tradizione e della passione per l’agricoltura. L’azienda, guidata da un gruppo di donne determinate, si dedica alla produzione di olio extravergine di oliva di altissima qualità. Ogni bottiglia racconta una storia di dedizione e amore per la terra, riflettendo l’impegno delle sue fondatrici nel preservare e valorizzare le antiche tecniche di coltivazione.

Mentre concludo questo straordinario viaggio lungo la strada dell’Appia Antica e attraverso i meravigliosi paesaggi dei Castelli Romani, desidero esprimere la mia gratitudine a coloro che hanno reso questa esperienza indimenticabile.

Ringrazio l’archeologo Marco Cavacchioli per l’aiuto e il coinvolgente racconto storico sulla strada dell’Appia Antica. Un grazie di cuore a Marco Fabi per la sua disponibilità e accoglienza, e a Tiziana Marinelli per i preziosi consigli riguardo il territorio.

Spero di aver trasmesso almeno un po’ della magia che ho vissuto lungo questo percorso.

Ci vediamo al prossimo incontro, pronti per nuove scoperte e avventure!





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