Gianni - libertà di coscienza, libertà di parola - Scopri la 2ª puntata del Podcast

Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola

Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola Il podcast di Gianni: libertà di coscienza, libertà di parola Scopri la 2ª puntata La seconda puntata del podcast di Caroline Baglioni si distingue per la sua profondità emotiva, trasportando l’ascoltatore in un mondo intimo fatto di ricordi e legami familiari. In questa puntata, un’eroina silenziosa emerge con forza: Rose, la madre di Caroline. Attraverso le sue parole, si percepisce il suo ruolo fondamentale nella vita della figlia, come figura che, con delicatezza, ha guidato Caroline verso il teatro, trasformando quella che poteva essere solo una passione in una vera e propria via di fuga e di crescita. L’amore intenso per papà Giampaolo Caroline ripercorre le sue radici, affrontando la complessità del legame con lo zio Gianni e l’amore intenso per il padre Giampaolo. Tuttavia, è Rose che sembra riempire lo spazio tra loro, come un filo che unisce questi ricordi e dà loro vita. La presenza di Rose è palpabile, quasi fosse la custode di questo teatro della memoria, in cui ogni frammento di vita si trasforma in una narrazione intima e potente. Caroline, guidata dalle parole e dai ricordi materni, ci invita a un viaggio che va oltre il semplice racconto biografico: le vecchie audiocassette che riascolta diventano strumenti di un teatro della memoria. Ogni parola registrata aggiunge un tassello a un mosaico che racconta la ricerca di senso e connessione con il passato. Caroline intreccia la sua voce con quella dello zio Gianni, riportando in vita momenti di un’intimità quasi palpabile, in cui Rose sembra sempre presente, quasi fosse una voce sussurrata tra le righe, un’ombra che avvolge tutto. Questo podcast non è solo un ascolto, ma un’esperienza sensoriale, un viaggio attraverso emozioni che vanno oltre la semplice rievocazione. Caroline riesce a catturare il pubblico in una narrazione che danza tra …

psyche di fausto russo

Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo

Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo Introduzione In questa prima puntata di Psyche, ci immergiamo in una conversazione unica sul cibo con il dottor Fausto Russo, psichiatra e acuto analista della comunicazione. Attraverso il suo sguardo esperto, esploriamo il cibo non solo come sostanza nutritiva ma come chiave di volta per interpretare la vita e le sue sfumature più profonde. Il dottor Russo, con la sua penna affilata e la profonda comprensione dell’animo umano, eleva le pagine di D’O, offrendoci un viaggio sensoriale che va oltre il gusto, toccando il cuore e la mente. Preparatevi a essere sorpresi e ispirati da una visione del cibo che cambierà il modo in cui pensate all’atto di mangiare. Buon ascolto Il cibo: una scusa per assaporare lentamente il mondo Con un’aria di sacralità come quella delle chiese, i supermercati moderni ospitano clienti assorti e confusi, catturati da scaffali che provocano e quasi sfidano la gente a misurarsi con i loro desideri. In quella folla che si ammassano, sembra di vedere fedeli che celebrano i loro riti di devozione, in preghiera dinanzi al mistero e all’abbondanza di ogni tipo di cibarie. Si cercano e si ammirano, con aspettative rassicuranti, i prodotti a km zero, si corteggiano, con curiosità e con ricercatezza esibizionistica, i prodotti più esotici. Laddove l’integrazione tra gli umani provenienti da mondi diversi stenta ad avvenire, quella tra cibi locali ed esotici, invece, avviene con molta naturalezza e gustoso compiacimento. Il comportamento dei clienti, che immediatamente balza agli occhi, è il loro essere religiosamente fermi davanti ai carrelli e, poi, il mostrare enorme attenzione e concentrazione nel leggere le tabelle con la composizione degli alimenti. Volta per volta, vengono presi in esame ingredienti, valori nutritivi, provenienza delle materie prime, cosicché la percentuale di quello zero virgola in più o …