a cura di Alfio Mirone
Due donne vincitrici alla X Edizione del Festival dei Conservatori a Frosinone
Due donne vincitrici alla X Edizione del Festival dei Conservatori a Frosinone
“Musa, Na vita fa, Un bacio alla stazione, 10 Febbraio e Polvere”
Cinque pezzi che hanno reso la cantante e musicista Bambina Cesario la vincitrice del Festival dei Conservatori 2024.
Una giovane cantante e musicista che, con la sua voce elegante e la sua straordinaria capacità interpretativa, ha saputo conquistare il pubblico e la critica, trasformando ogni nota in un’esperienza emozionale unica.
Come raccontatore teatrale, mi trovo spesso a descrivere le emozioni profonde che il teatro riesce a suscitare. Ma in questa occasione, di fronte alla bravura e all’intensità di una giovane cantante, non ho potuto fare a meno di utilizzare le mie parole per esprimere la bellezza che Bambina Cesario riesce a trasferire attraverso le sue canzoni.
L’evento, impeccabilmente organizzato, ha visto la partecipazione di due donne straordinarie, capaci di regalare qualcosa di speciale a un pubblico che ha gremito l’arena per tutte le serate. Tuttavia, mi rammarico di notare la scarsa presenza giovanile tra gli spettatori, una mancanza che ritengo sia dovuta a una comunicazione poco efficace nel coinvolgere i giovani, forse ancorati all’idea delle prime edizioni dal sapore più classico. Un’occasione persa per scoprire una musica eccezionalmente ben fatta.
Bambina Cesario
La mia attenzione, però, è stata catturata dalla vincitrice, Bambina Cesario (proveniente dalla Scuola di alta formazione artistica musicale romana “Saint Louis”). Con una grazia innata nel cantare i suoi pezzi, ha saputo trasformare il palco in un luogo di introspezione e riflessione. Bambina, accompagnata dalla sua fedele chitarra Martina, scrive canzoni per esorcizzare i sentimenti, per dare voce a ciò che spesso resta nascosto nel profondo dell’animo.
Le sue performance, una catarsi interiore, hanno saputo emozionare gli ascoltatori ma soprattutto i giudici, lasciando un segno indelebile nelle loro anime. Le sonorità pop, impreziosite da influenze jazz, hanno creato un connubio perfetto tra dolcezza, profondità, forza e intraprendenza. Ogni canzone di Bambina è un viaggio dentro se stessi, un invito a fermarsi e riflettere, a lasciarsi trasportare dalle emozioni.
Parlando con lei, ho percepito quanto le sue canzoni siano un rifugio, una via d’uscita per esprimere ciò che le parole non riescono a dire. Bambina Cesario, con il suo talento e la sua dedizione, trasforma il mondo che la circonda in arte, portando avanti un viaggio musicale che promette di emozionare e ispirare ancora per molto tempo.
A questo punto le ho chiesto cosa intenda per ‘catarsi interiore’, e lei, pur essendo molto giovane, mi ha risposto:
per “catarsi interiore” si riferisce a un’esperienza di purificazione o liberazione emotiva che avviene all’interno di una persona. Questo concetto ha radici nella filosofia aristotelica, è il processo mediante il quale il pubblico, attraverso le emozioni di pietà e paura suscitate dalla tragedia, raggiunge uno stato di purificazione e rinnovamento.
Nel contesto della musica e delle performance artistiche, una “catarsi interiore” indica un profondo rilascio emotivo che l’artista provoca nel pubblico o in se stesso tramite l’arte. È un momento in cui le emozioni represse o non espresse trovano finalmente un canale di uscita, portando sollievo, comprensione e spesso un senso di rinnovamento personale.
Il Festival dei Conservatori 2024 ha trovato in Bambina Cesario una vincitrice degna di questo titolo, capace di incarnare l’essenza della musica e di regalare al pubblico momenti di pura magia. Una giovane artista che, con la sua voce e la sua chitarra, ci ha ricordato il potere delle note di toccare il cuore e l’anima di chi ascolta.
Mary Segneri, cuore pulsante del Festival dei conservatori
Ma parlavo di due donne. Un altro premio lo avrei sicuramente dato alla presentatrice e anima del festival, Mary Segneri. La sua presenza sul palco è stata coinvolgente, la sua professionalità entusiasmante, ma ciò che ha colpito più di tutto è la sensibilità con cui riesce a comunicare. Mary Segneri non è solo una presentatrice, è un’interprete dell’anima del festival.
La sua capacità di introdurre gli artisti con parole che risuonano di autenticità e calore crea un’atmosfera unica. Ogni sua presentazione è un invito a vivere pienamente ogni momento. Mary riesce a costruire un ponte emotivo tra il palco e il pubblico, rendendo ogni serata un’esperienza memorabile. Il suo modo di interagire con gli artisti e il pubblico, con una sensibilità e una grazia rare, aggiunge un valore inestimabile al festival.
Mary Segneri è il cuore pulsante del Festival dei Conservatori. La sua passione, il suo entusiasmo e la sua empatia non solo esaltano le performance degli artisti, ma elevano l’intero evento. La sua presenza è stata una luce guida, capace di illuminare il talento di ogni partecipante e di avvolgere il pubblico in un abbraccio caloroso e accogliente.
La manifestazione non è stata solo un trionfo musicale grazie a Bambina Cesario e a tutti gli artisti partecipanti, ma anche un trionfo di professionalità e coinvolgimento grazie a Mary Segneri. La sua abilità di trasformare ogni parola in un momento di pura emozione ha reso questa edizione un evento memorabile, capace di toccare le corde più profonde dell’anima.
Gli ultimi complimenti vanno a un’altra figura femminile, la direttrice di Frosinone della Banca Popolare del Cassinate Michela Fiore. Grazie alla sua fiducia in questa manifestazione e al contributo della banca, è stato possibile realizzare questo straordinario evento a Frosinone.
E per concludere, mi rivolgo a un mondo ancora troppo spesso legato al patriarcato: la presenza e il talento delle donne arricchiscono il nostro mondo, rendendolo più luminoso e pieno di speranza.
Con le donne, il mondo è indubbiamente migliore.