a cura di La Redazione
Come proteggere la tua tavola dalla frode degli oli evo
Come proteggere la tua tavola dalla frode degli oli evo
Negli ultimi anni, il fenomeno delle frodi legate all’olio extra vergine di oliva (EVO) ha raggiunto livelli preoccupanti. L’aumento dei prezzi e le difficoltà climatiche hanno contribuito a creare un terreno fertile per pratiche fraudolente che mettono a rischio la qualità del prodotto e la fiducia dei consumatori. Come possiamo, quindi, tutelarci da queste frodi? Ecco alcuni consigli pratici per acquistare e consumare olio EVO in modo consapevole e sicuro.
Evitare la grande distribuzione
Uno dei primi passi per evitare di incorrere in frodi è evitare di acquistare l’olio EVO nella grande distribuzione. Nonostante i supermercati offrano una vasta gamma di prodotti, spesso i prezzi sono elevati e la qualità può essere variabile. Invece, rivolgersi ai produttori locali è una scelta più sicura. I produttori locali, infatti, hanno l’abitudine di far assaggiare il prodotto prima della vendita, permettendo ai consumatori di verificare la qualità e richiedere espressamente il lotto assaggiato.
Controllare la scadenza e l’anti-rabocco nei ristoranti
Quando si consuma olio EVO nei ristoranti, è essenziale controllare la scadenza del prodotto e verificare la presenza del dispositivo anti-rabocco. La legge parla chiaro: l’olio servito a tavola deve essere in bottiglie con l’anti-rabocco, un meccanismo che impedisce di riempire la bottiglia con olio di qualità inferiore. Se viene servita una bottiglia priva di questo dispositivo, è fondamentale rimandarla indietro e richiedere una bottiglia conforme.
Il problema delle etichette ingannevoli
Nel primo trimestre del 2024, l’Unione Europea ha registrato un aumento significativo dei casi di frode e di etichettatura errata per l’olio d’oliva. Secondo dati ufficiali da The Guardian, l’Italia è il paese con il maggior numero di segnalazioni di irregolarità. Le fluttuazioni nei prezzi dell’olio d’oliva, che sono più che raddoppiati da 6 anni a questa parte, hanno alimentato un mercato parallelo illegale. Questo ha portato a un incremento delle frodi, con oli adulterati o etichettati in modo ingannevole.
Frodi comuni e come riconoscerle
Le frodi più comuni includono la contaminazione con sostanze non autorizzate, come pesticidi e oli minerali, e la presenza di frammenti di vetro. Altri casi riguardano l’adulterazione dell’olio extravergine con miscele di oli di qualità inferiore e l’etichettatura ingannevole, con oli vergini spacciati come extravergini o di origine fraudolenta. Per proteggersi, è fondamentale fare molta attenzione all’etichetta e alla provenienza del prodotto e a volte neanche questo basta.
L’importanza dei controlli
In Italia, i controlli sull’olio EVO si sono intensificati negli ultimi anni. L’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) ha portato a termine numerose operazioni di sequestro di oli non conformi. Nel novembre scorso, le autorità italiane hanno sequestrato oltre 550mila kg di prodotti dichiarati come olio d’oliva ma in realtà costituiti da miscele di oli vegetali di qualità inferiore. Questi sequestri evidenziano l’importanza di un controllo rigoroso per garantire la qualità e la sicurezza degli oli EVO in commercio.
La frode degli oli EVO è un problema serio che richiede attenzione e consapevolezza da parte dei consumatori. Evitare la grande distribuzione, controllare la scadenza e l’anti-rabocco nei ristoranti, e prestare attenzione alle etichette sono passi fondamentali per tutelarsi. Rivolgersi a produttori locali di fiducia e sostenere i controlli rigorosi delle autorità sono azioni cruciali per combattere questo fenomeno e garantire che l’olio extra vergine di oliva che arriva sulle nostre tavole sia di qualità autentica.