La principale differenza tra i due riguarda il funzionamento delle macchine: nella centrifuga c’è più attrito e si incorpora aria con una lama piatta fissata alla base dell’apparecchio che ruota ad alta velocità. Durante l’estrazione la centrifuga può raggiungere le 18000 rotazioni al minuto, mentre l’estrattore ne compie meno di 100. La centrifuga tritura frutta e verdura filtrando la polpa, generando uno scarto maggiore soprattutto in termini di tempo per la pulizia, mentre l’estrattore la schiaccia e la spreme, riuscendo ad ottenere succo anche da frutta molle, mediamente dura, o da tutte le verdure a foglia come spinaci, tarassaco, cavoli, verze, lattuga, prezzemolo, menta. È proprio la spremitura a freddo che avviene in modo delicato senza produrre né attrito né calore, che permette di conservare intatti enzimi, vitamine e tutte le sostanze nutritive di frutta e verdura. Con questa tecnica si mantengono tutte le proprietà nutritive del succo nell’arco delle 24/48 ore successive all’estrazione.